Le strisce blu sono state ieri al centro di due conferenze stampa, la prima dell'Amministrazione Caligiore a mezzogiorno, la seconda dei partiti di opposizione nel pomeriggio, su quello che è diventato un dirompente argomento politico-amministrativo. Una questione talmente accesa che qualcuno ha addirittura inviato una lettera minatoria al primo cittadino, su cui è scritto con grafia incerta: «Se metti i parcheggi a pagamento ti ammazzo».

Lettera mostrata al pubblico dallo stesso Caligiore, che però ha voluto minimizzare il grave atto: «Non presenteremo denuncia. Si tratta certamente di uno squilibrato. Lo mostro soltanto per evidenziare il clima di odio che si è creato sull'argomento». Per tornare alla conferenza nella sala consiliare il sindaco, affiancato da tutti i componenti della giunta, ha spiegato di averla convocata per fare chiarezza sugli stalli colorati.

«Quella di oggi (ieri, ndr) l'abbiamo chiamata "Operazione Verità" - ha esordito il primo cittadino - Infatti, vogliamo sgombrare definitivamente il campo dalle notizie infondate che circolano da mesi sulle strisce blu, diffuse dall'opposizione e da chi si contrappone in modo strumentale a un metodo utilizzato in tutte le città del mondo, a cominciare da quelle limitrofe. Ricordo che le strisce blu a Ceccano sono state attivate nel 2003 dalle Amministrazioni di centrosinistra. Le stesse che non sono riuscite a farle funzionare, provocando oltre al caos parcheggi con disagi per cittadini e commercianti, anche un notevole mancato introito per il Comune e per le stesse attività commerciali, che si sono ritrovate tagliandi di sosta invenduti, per i quali avevano anticipato l'acquisto. Questa è una delle ragioni che ci ha costretti a varare un piano di riequilibrio economico-finanziario per scongiurare il dissesto. Gli stalli a pagamento sono una misura suggerita dalla Corte dei Conti, visto che sulla carta erano già attive. Ma oggi il Comune potrebbe strutturare le strisce blu in proprio, senza avvalersi di bandi e società esterne? La risposta è no. Non abbiamo risorse umane da destinare alla gestione e al controllo degli stalli, nè risorse da investire. Invece, avendo il problema del parcheggio selvaggio e la necessità di ottimizzare spazi e risorse, l'unica soluzione praticabile è stata quella di affidare la gestione a una società esterna attraverso una gara pubblica e trasparente».

Da qui, Caligiore è entrato nello specifico: «Da mesi l'opposizione fa una campagna di disinformazione. I fatti sono molto diversi da come li rappresentano, gettando fumo negli occhi dei cittadini. Gli stalli a pagamento non partono oggi e avranno costo zero per il Comune. Sarà il concessionario a realizzarli, a installare e fornire i parcometri, la manutenzione ordinaria e straordinaria, la segnaletica verticale, pagando i costi del personale e quelli di gestione. Ci saranno un ufficio dedicato e opere migliorative. L'incasso netto per il Comune sarà del 17.2%. Chiariamo che le strisce saranno attive solo nelle fasce orarie 9-13 e 16-20, quando c'è il maggior movimento di veicoli in città. Le nostre tariffe sono le più basse in provincia. Infatti, se il costo del tagliando va da 0,50 euro per 30 minuti di sosta a un euro per un'ora, gli abbonamenti sono di 10 euro al mese o di 100 euro l'anno per i residenti e di 15 euro al mese e 150 l'anno per i non residenti. Facile fare un confronto con Comuni a noi vicini. La disinformazione non ha risparmiato neppure i parcheggi delle scuole. Non è assolutamente vero che saranno a pagamento. Resteranno gratuiti per il personale, gli studenti e le famiglie. Inoltre, saranno gratuiti i parcheggi per i disabili, anche in caso di posto dedicato occupato, e gli stalli rosa. Non pagheranno neppure, come da normativa europea, le auto elettriche e ibride. In questi mesi, purtroppo, è stato attuato un terrorismo mediatico, che viene oggi smentito dai dati oggettivi».

La voce dell'opposizione
Erano al gran completo i gruppi di minoranza ieri pomeriggio nei locali del bar "Blue Moon". Presenti all'appuntamento Emanuela Piroli, Andrea Querqui, Marco Corsi, Mariangela De Santis, Emiliano Di Pofi, Manuela Maliziola, Antonio Nalli (Pd), Salvatore Raoni (Verdi), Giampiero Di Fiore (Ceccano a sinistra) e per Progresso Fabraterno Francesco Compagnone, Angelica Bruni, Giovanni Malizia, Francesco Ruggiero. «Questo provvedimento non porterà vantaggi - ha detto Querqui - La verità che l'Amministrazione non dice è che servono soldi per risanare il debito, che loro definiscono disavanzo tecnico. Dovrebbe esserci un'ammissione di colpe su questo disavanzo. Ribadiamo la contrarietà al provvedimento, in particolare nei grandi parcheggi. Ci sarà la distinzione tra posti per abbonati e posti a pagamento e le due categorie di parcheggio non saranno intercambiabili». Corsi ha aggiunto che nella passata Amministrazione numerosi consiglieri di maggioranza si erano opposti alle strisce blu. Mentre Mariangela De Santis ha sottolineato che una sola ditta che ha risposto al bando non significa affatto un beneficio per il Comune, casomai il contrario. Emanuela Piroli, invece, ha rimarcato che la privatizzazione non è la soluzione giusta. Infatti, la gestione comunale avrebbe potuto istituire meno stalli a pagamento, non gravando sui cittadini, «anche perché a Ceccano non c'è una mobilità alternativa efficiente». Quindi, ha prospettato l'irregolarità del bando, «copiato da quello di Castellamare di Stabia». Hanno parlato anche Manuela Maliziola, Emiliano Di Pofi e Francesco Ruggiero, contestando le strisce blu in quanto sarebbero un costo aggiuntivo per tutti. E questo invitando la cittadinanza alla manifestazione di protesta che si terrà sabato mattina, in piazzale Bachelet.