Prestazioni a gettone dei medici liberi professionisti: si infiamma la polemica. Nei giorni scorsi l'esponente di FdI Gabriele Picano aveva accusato la Asl di «spreco», sottolineando come in realtà convenga assumere i medici anziché tenerli a gettone. Non si è fatta attendere la replica confezionata dal consigliere comunale del Pd Sergio Marandola che ha preso le difese della Asl: «L'avvocato Gabriele Picano, vice coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia, in un recente intervento dissertava, con tono polemico, sulla organizzazione ospedaliera della nostra Asl, in particolare sulla gestione del personale medico».
«Devo confessare - prosegue Marandola - di essere rimasto sconcertato.
Si esprimono, infatti, giudizi totalmente errati in quelle righe sia nelle valutazioni che nei calcoli economici.
La tesi enunciata è che si assista a uno spreco di denaro pubblico, perché si ingaggiano medici con partita iva pagandoli a gettone di presenza, invece di assumere giovani medici con contratto indeterminato, per sopperire alle carenze di organico dei reparti degli ospedali frusinati. Si sottende - sottolinea il consigliere - quindi una cattiva gestione delle risorse e una incapacità manageriale.
Si sostiene, facendo i conti della serva, che i medici a gettone con partita iva impiegati nei nostri ospedali costerebbero alla Asl una volta e mezza rispetto ai medici assunti, godendo i primi di una retribuzione lorda di 60 euro l'ora. Peccato sia sfuggita a tale valutazione, assolutamente parziale e falsata, che il medico libero professionista non ha le ferie e le festività pagate, non percepisce la tredicesima e non ha le malattie retribuite»
E argomenta ancora: «La sua tassazione infine supera il 50 per cento perché i contributi previdenziali li paga a parte all'ente previdenziale e non sono inglobati nel 43 per cento delle trattenute sulla busta paga dei medici di ruolo. Quindi rileva: «Calcolando le ore effettivamente lavorate dal medico dirigente strutturato e confrontandole con un egual numero di ore prestate dal libero professionista, l'esborso annuo è simile per le due categorie di professionisti». Diverse, secondo Marandola, le causa che hanno portato alla carenza di medici: «Un osservatore politico più attento saprebbe che ormai il 10 per cento dei medici ospedalieri italiani è rappresentato da professionisti con partita iva, a causa della arcinota carenza di specialisti medici a disposizione nel mercato del lavoro.
Penuria derivante dal numero chiuso nella facoltà di medicina e dalla scarsità di posti a disposizione nelle scuole di specializzazione fino al 2020 (circa 5000 l'anno), e infine da alcuni fattori di ordine economico e giuridico».