Piccoli passi in avanti, ma la sostanza non cambia. Nella nuova edizione di Ecosistema urbano del Sole 24 Ore, condotta insieme a Legambiente e Ambiente Italia, la provincia di Frosinone si migliora di quattro e risale dal 78esimo al 74esimo posto. Se non altro, rispetto al periodo 2014-2019 la Ciociaria non è agli ultimi posti, ma i miglioramenti in materia ambientale tardano a produrre effetti sostanziali in termini di avanzamento in classifica.
Guardando alle classifiche degli ultimi anni, nel 2014 Frosinone era novantaduesima, l'anno dopo perdeva altre due posizioni, quindi nel 2016 il risultato peggiore in assoluto 103 su 104 capoluoghi italiani. Quindi, tra il 2017 e il 2019 ha continuato ad arrancare al 99°, 101° e 92° piazzamento. Il miglioramento si è concretizzato nel 2020 con il 72° posto, prima della nuova discesa e del parziale recupero di quest'anno. In classifica generale le prime sono Bolzano, Trento e Belluno, fuori dal podio Reggio Emilia e Cosenza, poi tutte le altre. La lista è chiusa da Isernia, Latina, Alessandria, Palermo e Catania. Nel resto del Lazio, Rieti è cinquantunesima, Viterbo è sessantaquattresima, Roma è ottantesima e Latina centoduesima.
Dando uno sguardo alle varie classifiche la provincia di Frosinone si posiziona 104esima per le isole pedonali, 61esima per il solare pubblico, 91esima per l'uso efficiente del suo pubblico, 76esima per il verde urbano, 60esima per gli alberi in aree pubbliche, 15esima per i superamenti delle medie per l'ozono, 68esima per le polveri sottili intese come concentrazione media annua, 72esima per la concentrazione media del biossido d'azoto, 79esima per i consumi idrici, 94esima per la dispersione idrica, 61esima per l'efficienza della depurazione, 66esima per l'offerta del trasporto pubblico, 87esima per i passeggeri del trasporto pubblico, 31esima per le piste ciclabili, 105esima e ultima in Italia per il tasso di motorizzazione, 44esima per le vittime della strada, 41esima per i rifiuti indifferenziati e 45esima per i rifiuti prodotti.
Numeri alla mano il Frusinate risulta penalizzato dall'eccessivo numero di auto in circolazione il che fa da contraltare alla modestissima superficie destinate alle isole pedonali (argomento di stretta attualità nel capoluogo dopo la richiesta dei commercianti di abolirle nel periodo natalizio e la conseguente polemica con Legambiente favorevole al mantenimento). Male anche per la dispersione della rete idrica come pure per i viaggi effettuati dagli abitanti sul trasporto pubblico. All'opposto i numeri migliori arrivano per la presenza dell'ozono in atmosfera e per le piste ciclabili, atro tema di dibattito soprattutto a Frosinone dopo la realizzazione della nuova corsia dalla stazione al parco Matusa. Posizione mediana, invece, per la raccolta differenziata, ormai una realtà quasi ovunque, per gli incidenti stradali con esito mortale e per la quantità di immondizia prodotta.
Tornando alla classifica, nelle varie categorie le migliori risultano Cuneo per gli alberi su suolo pubblico, Lucca per le isole pedonali, Padova per i pannelli solari installati sugli edifici pubblici, Milano per l'uso efficiente del suolo, Trento per il verde urbano, Agrigento per il biossido d'azoto, Cagliari per l'ozono, Rieti per le polveri sottili, Isernia per i consumi idrici, Pavia per la dispersione della rete idrica, Livorno per l'efficienza della depurazione, Milano per l'offerta del trasporto pubblico, Venezia per i passeggeri del trasporto pubblico, Reggio Emilia per le piste ciclabili, Venezia per il tasso di motorizzazione, Cosenza per le vittime della strada, Treviso per la raccolta differenziata e Reggio Calabria per la produzione annua pro capite di rifiuti urbani.