Non si rassegna alla fine del loro matrimonio e la minaccia di farla morire di fame se fosse andata avanti con le pratiche per la separazione, si appropria della cassaforte con all'interno i risparmi accumulati durante le convivenza, la segue con la macchina e la picchia procurandole diverse lesioni.
Sono queste le accuse per cui è finito a giudizio un settantatreenne residente a Formia ai danni dell'ex moglie di Ceccano.
I fatti contestati risalgono a quattro anni fa. Il processo inizierà a febbraio.
L'uomo deve rispondere di lesioni e maltrattamenti in famiglia. La vittima si è rivolta allo Spazio Ascolto Antiviolenza OSA.

La ricostruzione
Stando alle accuse, il settantatreenne ha costretto la donna a vivere in un clima di costante timore per la propria incolumità. Si sarebbe appropriato con la forza della cassaforte che conteneva i loro risparmi, lasciandola priva di mezzi di sostentamento.
L'avrebbe molestata con rumori durante la notte, intrufolandosi nella abitazione.
In più occasioni l'avrebbe minacciata di morte, sostenendo che l'avrebbe fatta morire di fame se fosse andata avanti con le pratiche per la separazione.
Sempre stando alle accuse, il settantatrenne avrebbe seguito la donna con la macchina da Itri a Formia e l'avrebbe picchiata in due occasioni provocandole diverse ferite. La ceccanese è stata costretta anche a fare ricorso alle cure dei medici in ospedale.
L'uomo è stato, dunque, rinviato a giudizio con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni.
La donna ha temuto per la sua incolumità e si è rivolta all'avvocato Sonia Sirizzotti dello Spazio Ascolto Antiviolenza OSA.
L'udienza si terrà il prossimo mese di febbraio nel tribunale di Cassino.