Prigionieri in casa senza avere la possibilità di uscire. Auto allagate insieme alle cantine e ai garage ma l'aspetto più disarmante ha riguardato le strade, o meglio i "corsi di acqua" improvvisati lungo quell'asfalto irriconoscibile e sommerso da fango e acqua piovana.
A Campo dei Monaci il grido dei residenti è stato spaventoso, esattamente come la situazione davanti ai loro occhi: il fiume di acqua ha reso impossibile avventurarsi per strada. Impossibile, dunque, andare al lavoro o portare i figli a scuola.
"Serve più manutenzione di fossi e cunette, così non si può andare avanti". E il loro monito è simile ai residenti di Cervaro, bloccati allo stesso modo. Le aree di confine, come quella con San Vittore o la principale, la Casilina Sud sono state rese impraticabili. Le esondazioni dei canali e del fiume "Rio" hanno trascinato il loro carico lungo le arterie e nessuno poteva muoversi. Difficile pure tornare indietro. Prigionieri, in questo caso, della strada stessa. Protezione civile, Vigili del Fuoco e operai dell'Anas non si sono risparmiati. Sono corsi in ogni zona critica per evitare il peggio e hanno finanche deciso di chiudere il tratto di via Sordella. Dunque, doppiamente bloccati. Ecco perché il sindaco di Cervaro, Ennio Marrocco, ha chiuso tutte le scuole senza pensarci due volte.
In zona Foresta l'ira è arrivata alle stelle. Varie le segnalazioni dei cittadini, in particolare del presidente del Comitato di quartiere Alessandro Ranaldi, a fare manutenzione in un'area devastata da tempo immemore.
Vera e propria "ira" dopo tante segnalazioni e articoli di stampa per denunciare le cunette invase dalla vegetazione, tra le altre problematiche. Come pure le denunce della stessa opposizione consiliare. "Non hanno mandato mai nessuno a pulire e ora la gente ha le case allagate, dalle cantine ai primi piani delle abitazioni",
Impossibile per una parte della Valle dei Santi raggiungere Cassino: via Sant'Angelo è rimasta paralizzata. I bus immersi nell'acqua insieme alle auto in coda. Giorno di "festa" forzata per una miriade di alunni come pure disagi per il lavoro dei loro genitori. Fiumi di acqua, per restare nella fotografia moderata dell'accaduto. In realtà è stato un inferno in terra. Una vera e propria bufera dove cieli e terra hanno fatto la loro parte: la pioggia dall'alto e le "debolezze" idrogeologiche della terra dall'altra.