Il Covid segna una ripresa dei casi con 305. Un incremento quasi fisiologico dopo i 53 positivi di mercoledì, dovuti al ridotto numero di tamponi per la festività di Ognissanti. I contagiati crescono anche in rapporto ai numeri del precedente giovedì e così l'incidenza risale da 284,70 a 293,29 per la prima volta in 22 giorni. Stabili a 40 i ricoverati, mentre non si registrano decessi.

La giornata
I nuovi positivi in provincia di Frosinone sono 305 (l'Asl non ha comunicato i paesi di residenza) su 1.747 tamponi con 353 negativizzati. Da lunedì sono 730 i contagiati alla media di 182,50 ogni 24 ore. Negli ultimi sette giorni, invece, i casi sono 1.399 a 199,86 di media. La differenza rispetto ai sette giorni precedenti è di meno 17,27%. Giovedì scorso, invece, si registrava una flessione dell'11,19%, flessione più marcata una settimana prima con un meno 25,63. Il 13 ottobre, al contrario, il trend era ancora positivo per un incremento del 5,09% sempre sui sette giorni antecedenti. L'andamento discendente dei casi, ormai evidente da qualche settimana, si conferma.
Novembre si è aperto a 675 contagiati sugli stessi numeri di ottobre che, sempre al 3 del mese, ne contava 674.

Gli altri numeri
L'incidenza per 100.000 abitanti su base settimanale registra una lieve ripresa da 284,70 (il minimo dal 21 settembre) a 293,29. È il primo rialzo dopo ventuno giorni consecutivi di discesa, lieve ma continua dall'ultimo picco di 555,35 del 12 ottobre. Il passato giovedì l'incidenza era a 354,51, mentre il 20 ottobre era a 399,16, primo di quindici giorni consecutivi sotto la soglia dei 400.
Il tasso di positività segna anch'esso una ripresa dal 13,28% al 17,46% il che porta la media settimanale al 15,92%. Nelle ultime due settimane il dato si è posizionato intorno al 16% con 16,83% dal 24 al 30 ottobre e con il 16,03% dal 17 al 23 ottobre. La settimana, comunque, segna un 16,37%, quindi un 16,57% e appunto il 13,28% di mercoledì e il 17,46% di ieri.

I ricoverati si mantengono a quota 40 come il giorno precedente dopo che il mese era iniziato a 36. Ieri sono stati comunicati 2 nuovi ricoveri per Covid (altri 2 quindi sono usciti), mentre in terapia intensiva non si contano pazienti con il Covid. Si tratta di numeri che si ripetono, con fisiologici alti e bassi, dal 10 ottobre con punte anche di 47 ricoverati. In precedenza, nella prima parte di ottobre il dato si era posizionato tra 20 e 33.
I negativizzati sono 353 i giornalieri e 1.072 i settimanali. Ovviamente con la riduzione dei casi si hanno meno negativizzati rispetto al recente passato. Ottobre, invece, si era concluso con 9.753.

I dati regionali
Intanto è polemica tra la Regione Lazio e il Governo che ha deciso per un unico bollettino settimanale, quello del venerdì, e per l'abolizione di quello giornaliero. Spiega l'assessore regionale alla sanità Alessio D'Amato: «La trasparenza ha connotato tutta la nostra strategia regionale di contrasto al Covid e per questo motivo il Lazio continuerà a fornire i dati giornalieri sulla pandemia». E la Regione Lazio non sarà l'unica a farlo.

Ed, infatti, puntuale come ogni giorno anche ieri la Regione ha diffuso l'aggiornamento sulla situazione della pandemia. Questi i dati. «Nel Lazio su 3.528 tamponi molecolari e 19.449 tamponi antigenici per un totale di 22.977 tamponi, si registrano 4.023 nuovi casi positivi (+2.765), sono 5 i decessi (-2), 580 i ricoverati (+7), 31 le terapie intensive (-1) e 6.024 i guariti - rende noto D'Amato - Il rapporto tra positivi e tamponi è al 17,5%. I casi a Roma città sono a quota 2.101».
La Regione poi continua a insistere sulla necessità di vaccinare le fasce più deboli della popolazione. E ricorda che «il ministero della Salute ha emanato una circolare che autorizza e raccomanda un'ulteriore dose di richiamo (quinta dose) con vaccino a mRNA bivalente per: persone over 80 anni, ospiti delle strutture residenziali per anziani RSA, Over 60 con fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti, Over 60 che ne facciano richiesta. Questi soggetti devono aver già ricevuto una seconda dose booster con vaccino a mRNA monovalente».