Il restauro del monumento ai caduti di piazza XXV Luglio può finalmente partire. Nei giorni scorsi il responsabile del Terzo settore comunale, l'architetto Frank Ruggiero, ha firmato la determina di aggiudicazione dei lavori destinati a restituire all'opera i suoi antichi splendori.
L'operazione verrà condotta dalla "Ditta Gamberini Anna Paola", impresa di Tivoli specializzata nella conservazione e nel restauro di opere d'arte e monumenti che prende il nome dalla sua fondatrice nonché curatrice del progetto. La dottoressa Gamberini ha infatti seguito personalmente le operazioni preliminari e la pianificazione dell'intervento attraverso una verifica minuziosa dei materiali che compongono l'opera, travertino, marmo e bronzo, e che oggi appaiono compromessi dall'usura del tempo. E dello smog.

L'idea di procedere a un profondo restyling del monumento dedicato ai caduti delle due guerre mondiali risale al 2019, quando l'allora assessore alla cultura Stefano Gizzi, fautore dell'iniziativa, aveva avviato il complesso iter autorizzativo dell'intervento. Il Comune aveva ottenuto l'ok della Soprintendenza e il progetto redatto dalla dottoressa Gamberini era stato approvato. Poi l'improvviso stop dovuto alla caduta della prima amministrazione Caligiore e l'arrivo del commissario prefettizio, eventi che di fatto hanno bloccato il progetto.

Tutto è ripartito dopo la rielezione di Caligiore, con la seconda consiliatura. Gizzi ha ripreso in mano il piano ed eseguito sopralluoghi con i tecnici fino alle sue dimissioni da assessore scaturite dalla bufera per le dichiarazioni su Putin e la guerra in Ucraina.
Ora, dopo una serie di sopralluoghi e riunioni di commissione, potranno partire gli interventi differenziati previsti dal progetto per il recupero delle statue in bronzo dei soldati della Prima e Seconda guerra mondiale, della lapide con i nomi dei caduti, della stele sormontata da una Vittoria alata in marmo, del basamento, dei gradoni in travertino e della vasca con la fontana. Un'operazione che promette di cancellare i segni del tempo e riparare i danni causati da decenni di inquinamento atmosferico e di incuria.