A processo per tentato omicidio. Si è tenuta ieri, davanti al tribunale di Frosinone, l'udienza a carico di un gambiano di 31 anni accusato di aver cercato di uccidere un senegalese di 28, prima ferendolo con il collo di bottiglia e poi lanciandolo dal sovrappasso della stazione.
Il fatto è successo a settembre del 2021 allo Scalo. La parte offesa, rappresentata dall'avvocato Emanuele Incitti, non è stata sentita in quanto non parla bene l'italiano, per cui è stata ritenuta necessaria la presenza di un interprete di lingua inglese.

Sono stati, comunque, ascoltati dal tribunale un agente della squadra mobile, una genetista che ha riferito sulle tracce di sangue rinvenute su una maglietta e sulla bottiglia, attribuite alla vittima, nonché un abitante della zona che ha assistito alla scena dal balcone. Scena parzialmente presa anche dalle telecamere di videosorveglianza che, però, hanno ritratto la prima parte del litigio tra i due e poi la caduta.
La scena si è sviluppata sul cavalcavia situato vicino alla stazione ferroviaria. Dopo l'allarme di alcuni residenti sul luogo dell'aggressione erano arrivati gli agenti delle volanti, della squadra mobile, della polfer e della scientifica (per i rilievi), mentre il senegalese con ferite giudicate guaribili in 60 giorni era finito in ospedale, prima a Frosinone e poi all'Umberto I di Roma. L'imputato è difeso dall'avvocato Stefania D'Agostini. Prossima udienza il 2 dicembre.