Scendono i casi Covid e con essi l'incidenza. Ma sono in rialzo i ricoverati, ieri 44, e il tasso di positività, al 18,75%. Si registra il primo deceduto della settimana, il primo da mercoledì scorso.

La giornata
Sono 250 i nuovi contagiati in provincia di Frosinone su 1.333 tamponi effettuati con 278 negativizzati. Il capoluogo apre la lista dei comuni con il maggior incremento giornaliero con i suoi 35 positivi. Seguono Alatri a 24, Veroli a 15, Ceccano a 13, Cassino a 12, Boville Ernica a 11, Ferentino a 10, Isola del Liri e Sora a 9, Fiuggi a 7, Anagni, Ceprano e San Giovanni Incarico a 6, Vallecorsa a 5, Aquino, Paliano, Pontecorvo, Ripi e Roccasecca a 4, Castelliri, Cervaro, Piglio, San Giorgio a Liri, Sgurgola, Supino, Torrice e Trivigliano a 3, Acuto, Arce, Arpino, Casalvieri, Collepardo, Fontana Liri, Santopadre, Vallerotonda e Vico nel Lazio a 2, Amaseno, Arnara, Atina, Ausonia, Broccostella, Colfelice, Falvaterra, Fumone, Guarcino, Monte San Giovanni Campano, Patrica, Pescosolido, Picinisco, Pico, Pignataro Interamna, Pofi, Sant'Elia Fiumerapido, Terrelle, Vicalvi e Villa Santa Lucia a 1.

Il decesso
Una donna di 85 anni di Alatri è la prima vittima della settimana in provincia di Frosinone. Dopo le quattro da lunedì a mercoledì della passata settimana, non c'erano stati altre vittime.

L'andamento
La settimana viaggia a una media di 241,60 casi al giorno per un totale di 1.208. Si conferma il trend in discesa iniziato nella settimana 10-16 ottobre, archiviata a 331,71 di media, proseguita tra il 17 e il 23 ottobre con 255,57. Negli ultimi sette giorni sono 1.655 i positivi in Ciociaria alla media di 236,43 con una riduzione del 12,66% rispetto al periodo precedente. Dal 15 al 21 ottobre, invece, i casi erano in flessione del 24,29%. Mentre dall'8 al 14 ottobre è stata l'ultima volta con un andamento in crescendo, più 2,25%.
A ottobre i contagiati hanno oltrepassato quota 8.500. La media giornaliera è di 303,60. Da maggio in poi solo a luglio si sono registrati più positivi. Superato anche giugno che si era fermato a 8.253.

Gli indicatori
In sedici giorni solo una volta l'incidenza per 100.000 abitanti su base settimanale è cresciuta. Per il resto solo ribassi, dai 555,35 del 12 ottobre ai 346,96 di ieri. Venerdì scorso, il dato era di 397,27. Da nove giorni l'incidenza è sotto quota 400 su livelli in precedenza raggiunti a fine settembre.
Il tasso di positività subisce un rialzo dal 16,02% dell'altro ieri al 18,75% di ieri. Da lunedì la media giornaliera si è attestata al 16,50% sui valori della scorsa settimana.

I ricoverati e i guariti
Crescono da 40 a 44 i ricoverati. Il nuovo massimo dai 47 del 24 ottobre. Rispetto a inizio mese gli ospedalizzati sono aumenti di 18.
I negativizzati continuano a essere più dei nuovi contagiati. Ieri sono stati 278 con la cifra settimanale che sale a 1.568.

Le parole di Mattarella
Nel discorso pronunciano alla celebrazione de "I giorni della ricerca", il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha parlato anche dell'emergenza sanitaria. E ha dichiarato: «Dopo oltre due anni e mezzo di pandemia non possiamo ancora proclamare la vittoria finale sul Covid. Dobbiamo ancora far uso di responsabilità e di precauzione. La sanità pubblica ha il compito di mantenere alta la sicurezza soprattutto dei più fragili, dei più anziani, di coloro che soffrono per patologie pregresse». E poi ancora: «Se oggi possiamo, nella gran parte dei casi, affrontare il Covid come se si trattasse di un'influenza poco insidiosa, è perché ne è stata fortemente derubricata la pericolosità per effetto della vaccinazione; della grande adesione alla vaccinazione, dovuta all'ammirevole senso di responsabilità dei nostri concittadini, nella quasi totalità, sollecitati a farvi ricorso dalla consapevolezza di salvaguardare, in tal modo, la salute propria e quella degli altri». Quindi ha aggiunto: «La pandemia ci ha fatto capire quanto sia importante il Servizio sanitario nazionale e quanto sia prezioso il suo carattere universalista, la sua vocazione a proteggere tutti i cittadini senza esclusioni».