Palazzo Munari, monumenti storici e parco del Matusa: Frosinone spegne le luci. Il caro energia non risparmia nessuno e anche il capoluogo è alle prese con il problema delle bollette maggiorate. Il Comune si è già attivato: le luci del parco del Matusa sono state spente e a breve si procederà anche a spegnere lo storico Palazzo Munari, da qualche mese sede del Comune.

Il sindaco Riccardo Mastrangeli fa sapere che sul territorio è partito un piano, coordinato dagli assessorati all'ambiente di Antonio Scaccia e alla viabilità di Maria Rosaria Rotondi, per spegnere i lampioni nelle strade. Una situazione critica quella delle bollette maggiorate che colpisce tutti, soprattutto i "grandi consumatori".
Sono diversi i capoluoghi italiani che hanno iniziato a dare un segnale adottando provvedimenti, ma anche dall'Europa. Come il caso delle luci della Torre Eiffel spente un'ora prima del solito. E su questa linea c'è anche il Comune di Frosinone.

«Quando si parla di Napoli che non farà le luminarie natalizie, oppure il caso della Torre Eiffel di Parigi, è chiaro che anche Frosinone sta iniziando a prendere qualche iniziativa – ha affermato il primo cittadino Riccardo Mastrangeli – Abbiamo iniziato a spegnere le luci pubbliche, quelle non strategiche. Al parco del Matusa ne abbiamo lasciate soltanto due, le principali. Stiamo andando a spegnere anche quelle del palazzo comunale e dei monumenti».

La valutazione di spegnere i lampioni in serata, oppure di lasciarli accesi alternati, mira a un risparmio nelle casse comunali. L'illuminazione pubblica ha un peso notevole nel bilancio e si aggira all'incirca su un milione di euro. Con l'introduzione di misure di contenimento si potrebbe avere un risparmio notevole che si aggira intorno ai 150.000 euro. L'idea di affievolire l'illuminazione nelle strade del capoluogo porta sicuramente a un risparmio delle spese ma indubbiamente fa emergere un altro problema, ossia quello della sicurezza pubblica. L'importanza di tener bene illuminate le strade, soprattutto in tarda notte, per evitare possibili incidenti, non dovrebbe passare in secondo piano. Per quanto riguarda il riscaldamento, invece, in programma non c'è alcun tipo di intervento. «Seguiremo gli indirizzi del ministero, soprattutto negli edifici scolastici», ha continuato Mastrangeli.

Il caso delle luci natalizie
Mancano ancora due mesi al 25 dicembre ma già si inizia a discutere se realizzare o meno le luci di Natale. Quando si è davanti a una situazione di emergenza si comincia a tagliare il superfluo. Così uno dei simboli del periodo natalizio rischia di saltare a causa dei rincari energetici. A Frosinone il dibattito è ancora aperto. «Stiamo pensando sinceramente se sia il caso di fare le luminarie natalizie o meno – ha spiegato il sindaco – Soprattutto per dare un messaggio alle famiglie e alle imprese che sono in grande sofferenza».  Molti Comuni hanno deciso quest'anno di evitare di addobbare le strade con le luci natalizie. Nessuno vorrebbe rinunciare alla magia delle luminarie, ma non si può negare il forte impatto sotto il profilo dell'energia. Una cifra importante che pesa sul bilancio comunale per circa 70.000 euro. Una spesa quindi che, vista la situazione in cui riversa il Paese, potrebbe essere benissimo evitata.