Il caro energia continua a colpire duramente e a subirne le conseguenze non sono soltanto famiglie e imprese. I Comuni ciociari sono alle prese con bilanci da far quadrare e costi esorbitanti da sostenere per garantire i servizi essenziali per i cittadini. Si corre dunque ai ripari. E si spengono le luci.

Tagli alle spese
Uno spegnimento eclatante sarà quello della Rocca Janula, a Cassino, che nelle prossime sere non sarà più visibile dalla parte bassa della città. «È un monumento illuminato a giorno e assorbe molta energia – spiega il sindaco Enzo Salera – Abbiamo fatto degli adeguamenti sull'efficientamento e, per contenere ulteriormente le spese – continua – spegneremo tutti gli impianti che non sono essenziali».
Restando nel Cassinate, sono diversi i Comuni che stanno scegliendo di spegnere le luci. A Vallemaio, come spiega il sindaco Fernando Tommaso De Magistris, gli aumenti sono insostenibili, per cui si è deciso di ridurre l'orario di accensione dell'illuminazione e di spegnere alcuni punti luce. Lo stesso provvedimento è stato adottato a Sant'Andrea del Garigliano e circa un mese fa alcuni lampioni sono stati spenti anche a Pignataro Interamna.

Il caro bollette sta preoccupando anche il sindaco di Trevi nel Lazio, Silvio Grazioli: «Le utenze sono quadruplicate – spiega – Abbiamo spento la pompa del pozzo di "Colle Piaggio", la cui accensione nei mesi di luglio e agosto è costata ben 35.000 euro. Una situazione che ci preoccupa e richiede soluzioni incisive. Intanto con due finanziamenti per la scuola e la pubblica illuminazione interverremo per ridurre al minimo il consumo», dice.

La riduzione degli orari di accensione o lo spegnimento di alcuni lampioni è tra i provvedimenti più attuati. E chi non l'ha già fatto prevede che sarà necessario a breve. È il caso di Monte San Giovanni Campano, dove si sta decidendo come intervenire, e lo spegnimento è tra le soluzioni previste, e di Sora, dove, in caso di ulteriori aumenti, il sindaco Luca Di Stefano pensa alla riduzione degli orari e allo spegnimento di alcune luci. A Ripi, invece, da mezzanotte resta illuminato soltanto il centro storico.

Efficientamento energetico
Sono diversi, poi, i Comuni che, per ridurre i consumi, stanno attuando interventi sugli edifici pubblici. Altri, che si sono mossi in tal senso ancor prima dei rincari, si trovano in una situazione di minor difficoltà.
Così a Pontecorvo, dove i 2.350 impianti luminosi sono stati sostituiti con nuovi apparecchi a led, si è ottenuto un risparmio energetico del 74% e, in termini di consumi, di oltre 981.000 kilowattora all'anno. «Una svolta green – commenta il sindaco Anselmo Rotondo – che si traduce in risparmio e rispetto per l'ambiente». A Ceprano l'ultimo intervento di questo tipo ha riguardato il campo sportivo "Vollero", dove sono stati sostituiti i fari delle torri, con una riduzione del consumo da 48 a 22 KWh.

Il Comune di Filettino ha predisposto gli atti, da portare in giunta domani, per la costituzione di una comunità energetica. «I costi che si sostengono – dichiara il sindaco Gianni Taurisano – sono arrivati a cifre esorbitanti. L'indirizzo è quello di installare pannelli fotovoltaici, turbine idroelettriche e impianti eolici verticali».
Ad Arnara, come in altri comuni, si applicherà una riduzione dell'orario di illuminazione, ma, come dice il sindaco Massimo Fiori «il provvidenziale efficientamento applicato su tutto il territorio, in questo scenario risulterà fondamentale per affrontare questa ennesima crisi».

A non farsi cogliere impreparati anche i Comuni della Valcomino. Un esempio è Picinisco, dove cinque anni fa, come spiega il sindaco Marco Scappaticci, è stato acceso un mutuo per l'efficientamento, che si riesce a coprire abbondantemente grazie al risparmio energetico. Anche a San Donato Val di Comino i vecchi impianti sono stati sostituiti con luci a led, sono stati eseguiti interventi su tutti i palazzi comunali e installati i pannelli fotovoltaici negli edifici pubblici. «Questo lavoro – argomenta il sindaco Enrico Pittiglio – riusciamo a evitare di sostenere costi eccessivamente gravosi».
Anche il Comune di Piglio, che ha già effettuato interventi di efficientamento negli istituti scolastici, prevede ulteriori provvedimenti. «Da subito – dice il sindaco Mario Felli – abbiamo spento le luci lungo la pista ciclabile e, nel frattempo, ci stiamo adoperando per predisporre progetti che ci consentano di produrre energia alternativa».
In un quadro complesso e incerto, dunque, ognuno interviene come può. Ma il timore diffuso tra gli amministratori è che, se non ci sarà una svolta, la situazione potrebbe diventare insostenibile.