Un vero e proprio terremoto cominciato nei giorni scorsi durante il gruppo di maggioranza e conclusosi ieri mattina con il formale ritiro delle deleghe assessorili e da vicesindaco a Nadia Belli. Una frattura diventata ormai insanabile e iniziata già da diverso tempo.
A generare la spaccatura sarebbe stata la mancanza di condivisione da parte dell'ormai ex vicesindaco di Pontecorvo. Da qui la richiesta formale avanzata da tutti i componenti della squadra di Anselmo Rotondo nel corso dell'ultimo gruppo di maggioranza quando avrebbero posto il primo cittadino davanti a una scelta: "o lei o noi". Sono passate poche ore e il sindaco ha assunto la propria decisione.

Il decreto
Nel decreto numero 10 firmato ieri mattina il sindaco Rotondo ha dosato bene le parole per motivare questa decisione: «L'atteggiamento tenuto dall'assessore Nadia Belli, nell'ambito delle decisioni adottate dall'amministrazione, ha fatto venire meno quello spirito di condivisione delle linee politiche e amministrative, senz'altro substrato indispensabile per la continuità nell'esercizio degli incarichi». Un atto che, come ha sottolineato, è anche a «garanzia della coesione e dell'unitarietà dell'azione di governo con il preciso obiettivo di perseguire con piena efficienza il programma politico e di dare maggiore impulso all'azione politico-amministrativa nell'esclusivo interesse pubblico». Da qui la decisione del primo cittadino di ritirare le deleghe da assessore e da vicesindaco a Nadia Belli.

Le motivazioni di Rotondo
Ma se da una parte c'è l'atto formale con cui si è proceduto al ritiro delle deleghe, dall'altro ci sono le dichiarazioni a caldo rilasciate dal sindaco profondamente amareggiato: «Purtroppo non c'è stata più la condivisione delle scelte, è venuto meno il gioco di squadra. E questo è stato chiaro nel corso dell'ultimo gruppo di maggioranza quando tutti i componenti hanno chiesto una decisione netta. Ritengo che sia legittimo che ognuno possa ipotizzare di voler prendere il mio posto, ma compiere oggi delle azioni che possano anticipare questi tempi lo trovo assolutamente sbagliato». Ritirare le deleghe, però, non vuol dire essere fuori dalla maggioranza: «Con questo atto non la estrometto dalla maggioranza, le ho chiesto di rimanere al nostro fianco. Al momento rimane consigliere di maggioranza a meno di sue diverse scelte».

E la diretta interessata, almeno per il momento, preferisce non rilasciare dichiarazioni ufficiali.
Il futuro
Le deleghe che appartenevano a Nadia Belli (agricoltura, ambiente, manutenzione, Protezione civile, pari opportunità, centro anziani) attualmente non sono state riassegnate ma sono rimaste tutte nelle mani del primo cittadino che dovrà decidere cosa fare. Su questo, però, Anselmo Rotondo non si sbilancia e afferma: «Valuterò attentamente le decisioni da assumere».

E incalzato sulle decisioni che effettuerà per la nuova assegnazione di deleghe ha aggiunto: «Sicuramente sarà una donna, eletta e non soggetto esterno, questo anche per mantenere la giusta rappresentanza di genere all'interno della giunta».
Al di là delle dichiarazioni ufficiali ci sono le prime indiscrezioni. La donna eletta che potrebbe entrare nella giunta comunale di Pontecorvo potrebbe essere Katiuscia Mulattieri, attuale presidente del consiglio comunale, già assessore comunale nella precedente amministrazione e quinta eletta alle ultime elezioni comunali.