Un itinerario nel cuore del centro storico alla scoperta degli antichi presidi sanitari della città. Con un cicerone d'eccezione: Gerardo di Giammarino, autore di due pubblicazioni, uniche nel loro genere, che hanno raccontato la storia sanitaria di Frosinone come nessuno mai aveva fatto prima.
Ad organizzare l'evento, che rientra nel ciclo di appuntamenti intitolato "I martedì con la cultura, è l'associazione "zerotremilacento". Il ritrovo è per domani, alle 18, in piazza Sant'Ormisda (inizio dell'itinerario) per proseguire, poi, per piazza della Libertà, largo Aonio Paleario e piazza Diamanti. Alle 18.45 è programmata una relazione con proiezioni all'oratorio di San Gerardo.

I due tomi di Gerardo Di Giammarino rappresentano il substrato inevitabile dell'appuntamento di domani. Essi descrivono le vicende susseguitesi dal 1887, con la nascita del primo ospedale, per proseguire fino al 1944 quando avvenne il bombardamento della città e dell'ospedale. In questi due volumi, è raccolta, attraverso documenti tratti dagli archivi, sia la storia infermieristica sia quella medica. Importante lo spaccato offerto sull'assistenza sanitaria fino al riconoscimento delle arti salutari nel ventennio fascista.

Importanti, anche, i passaggi sulle strutture sanitarie come il dispensario antitubercolare con le rispettive colonie per bambini, che restano la testimonianza di come la tubercolosi si propagò nella nostra provincia. In ultimo il bombardamento della città del 1943, protrattosi fino al maggio del 1944, segnano un momento difficile per la città, ma, al tempo stesso, la riapertura dell'ospedale nella città ospedaliera di Fiuggi dopo l'armistizio del 1943, segna una pagina di storia mai raccontata fino ad ora. Infine la liberazione del 1945 che segnò la ricostruzione della città e la ripresa dell'attività assistenziale a Frosinone.

Attraverso un piglio che farebbe onore ai grandi detective della storia, ma senza mai tralasciare il rigore della metodologia della ricerca, Di Giammarino ha esposto, attraverso dati e documenti inediti, il susseguirsi inesorabile di fatti così distanti, ma così vicini che fanno riflettere, sottolineando sempre il fattore umano, così determinante ed incisivo. Perché dietro ogni numero ci sono delle persone, dietro ogni documento ci sono amministratori che l'hanno firmato, dietro ogni ideologia politica ci sono uomini e donne che l'hanno sostenuto o combattuta, dietro ogni tragedia ci sono comunità che hanno sofferto, dietro ogni data storica ci sono i nostri nonni, la nostra memoria vivente. Al di là del grande valore storico di questi testi, le cui scoperte aprono mille altri mondi e mille altre possibilità di conoscere meglio una professione e poterla studiare, ciò che cattura il lettore è la passione e il profondo amore, misto a rispetto, che lega indissolubilmente l'autore alla sua città: Frosinone.