Con striscioni, cartelli e soprattutto il loro malcontento anche per essere stati lasciati a casa «senza stipendio e dignità», sono scesi in strada davanti all'ufficio scolastico provinciale, per far sentire la loro voce per una questione che dall'inizio dell'anno scolastico sta tenendo banco anche in provincia di Frosinone. Diversi i docenti che ieri pomeriggio hanno aderito al presidio promosso dalle organizzazioni sindacali provinciali FlcCgil, Cisl, Uil, Snals e Fgu per le cattedre scoperte a causa dell'algoritmo impazzito. Il software ha gettato nel caos tanti docenti, molti sono stati scavalcati da colleghi con punteggi inferiori o erroneamente considerati rinunciatari oppure assegnati a posti inesistenti.

Nel corso del presidio, i rappresentanti delle cinque sigle sindacali, insieme ad una piccola rappresentanza dei tanti docenti precari presenti, hanno chiesto ed ottenuto dai funzionari dell'Atp, in primis grazie alla disponibilità del dirigente dottoressa Azzurra Mottolese per un proficuo confronto, un incontro con l'amministrazione, risultato particolarmente lungo ed articolato, nel corso del quale i sindacati hanno elencato le diverse problematiche emerse.

«L'amministrazione, premettendo che il proprio operato è obbligatoriamente legato al funzionamento, giusto o sbagliato che sia, dell'algoritmo ministeriale, ha comunque fatto presente che, in particolare a seguito dell'esito del secondo bollettino, ha riscontrato una problematica diffusa su diverse classi di concorso - spiegano i sindacati in una nota congiunta - per cui il sistema avrebbe considerato rinunciatari tanti docenti, senza un chiaro motivo. Con la paradossale conseguenza che, a fronte di ancora tanti aspiranti in graduatoria, numerosi posti tornerebbero nella disponibilità delle singole scuole, che potranno chiamare dalle proprie graduatorie d'istituto, dovendo considerare ufficialmente esaurite le Gae/Gps. Pertanto l'Amministrazione, nel tentativo di scongiurare ciò, ha riferito di aver già segnalato la problematica al gestore informatico del Ministero, e di essere in attesa di celere risposta, auspicando di avere al più presto l'autorizzazione per l'annullamento del secondo bollettino, se il gestore ministeriale confermerà il malfunzionamento. Nell'attesa l'amministrazione non procederà alla pubblicazione di ulteriori bollettini, né a dichiarare ancora le graduatorie esaurite».

I sindacati unitariamente hanno richiesto il ritiro del bollettino pubblicato. Hanno, inoltre, richiesto all'Amministrazione una puntuale verifica sia sul numero, spesso ingiustificato, delle riserve, sia la necessità di recuperare, anche il funzione del primo bollettino, i tanti docenti ingiustamente considerati rinunciatari, pur a fronte di domande correttamente compilate e posti richiesti disponibili. Presente ieri accanto ai docenti la responsabile provinciale della Lega Giovani, Maria Veronica Rossi «dalla parte di chi ha investito per la propria formazione - ha sottolineato - dalla parte degli studenti che hanno il diritto di essere seguiti da insegnanti formati e specializzati».