Polemiche, allarmi e volantini. Non c'è pace per l'imminente esordio delle strisce blu in città. Una "pioggia" di stalli a pagamento che interesserà buona parte del centro urbano e contro cui l'opposizione continua a protestare.
L'impatto sull'ormai consolidata abitudine dei ceccanesi a parcheggiare gratuitamente ovunque sarà notevole. Lo dicono i numeri: 1.051 gli stalli previsti di cui 356 paganti, 378 per abbonati, 56 riservati ai disabili, 4 stalli rosa e 257 liberi. Troppi e nel momento sbagliato, sostengono in coro i gruppi di opposizione che hanno già manifestato il loro dissenso affiggendo manifesti e raccogliendo oltre mille firme per dire no alle strisce blu.
L'iter per l'affidamento del servizio all'impresa Tmp Srl, con sede legale a Portici e che già gestisce la sosta a pagamento a Castellammare di Stabia, è ormai in dirittura d'arrivo. Mancano le ultime verifiche documentali e la firma del contratto. Un appalto del valore complessivo di 2.190.000 euro a base d'asta più Iva che la ditta campana, unica a presentare l'offerta, si è aggiudicata.

Nei giorni scorsi il consigliere Andrea Querqui, del gruppo "Il coraggio di cambiare", ha preso l'iniziativa. Ha fatto stampare a sue spese mille volantini e li ha distribuiti nei pressi delle scuole "Mastrogiacomo" e "Passo del Cardinale" ai genitori che andavano a prendere i figli a scuola. Sul volantino si legge: "Da domani pagheremo tutti". E sull'altro lato: "Il nostro sindaco ha dato via libera all'istituzione dei parcheggi a pagamento. Sarà interessato circa il 75% dei posti auto in tutta la città. A fronte di un incasso previsto del privato di oltre 2 milioni di euro, al Comune resterà solo il 17%. Ecco che fine fanno i nostri soldi".

Querqui ha ripetuto l'operazione questa mattina tra i banchi mercato settimanale e sabato in quello che si tiene nel piazzale della stazione ferroviaria. «Sono i luoghi più colpiti da questo provvedimento - spiega il consigliere - Ci sono molte cose che non vanno in questo piano, come ad esempio gli abbonamenti. Ne sono previsti di due tipi: uno per i residenti di una determinata zona e uno per i non residenti. Si verificherà che i pendolari che utilizzano il treno dovranno pagare l'abbonamento per parcheggiare vicino casa, quello per lasciare l'auto alla stazione e, se non trovano posto negli stalli riservati, dovranno sborsare anche il ticket per la sosta oraria. Una follia».