Un lungo corteo variopinto, formato da centinaia di persone, si è snodato dalla stazione ferroviaria fino alla chiesa di Santa Maria a Fiume per dire un grande "Sì" alla pace e un altrettanto grande "No" alla guerra che incombe sull'Europa.
Sabato pomeriggio l'iniziativa "Camminiamo insieme per la pace", promossa dalla Rete di associazioni cittadine, una decina coordinate dalla Pro Loco, e patrocinata dal Comune, ha visto una partecipazione convinta di persone di ogni età: genitori con i loro bambini, giovani e anziani. In tanti con palloncini, striscioni, bandiere arcobaleno hanno sfilato nella parte bassa della città per l'evento conclusivo della "Settimana della pace", iniziata il primo ottobre, ma soprattutto caratterizzata da una serie di interessanti incontri e convegni sul tema, organizzati dalle parrocchie ceccanesi.
E proprio le comunità parrocchiali, insieme alle associazioni, sono state il "motore" della manifestazione, che ha visto la presenza delle massime autorità religiose e civili. Ha partecipato in prima fila, infatti, il vescovo diocesano Ambrogio Spreafico. Insieme al presule, in rappresentanza dell'Amministrazione civica, il sindaco Roberto Caligiore, il vicesindaco Federica Aceto, l'assessore alla Pubblica Istruzione Mario Sodani, i consiglieri Mariella Bruni, Mauro Staccone, Diego Bruni, Alessio Patriarca, e per l'opposizione Mariangela De Santis.
Dunque, una vicinanza stretta delle istituzioni comunali a una iniziativa di forte valore umano e solidaristico. Non a caso, durante il percorso, il corteo si è fermato davanti alla statua di San Francesco, a Borgo Berardi, dove è stata recitata coralmente la preghiera del Patrono d'Italia. Simbolica anche la meta dell'arrivo, il Santuario di Santa Maria a Fiume, testimonianza concreta della ricostruzione dopo le distruzioni della guerra e di una rinascita spirituale della comunità ceccanese. Proprio nella antica chiesa il vescovo, assistito da tutti i sacerdoti della città, ha celebrato la messa per la pace. Nella sua omelia, monsignor Spreafico ha invitato i moltissimi presenti a riflettere sui conflitti mondiali, invitando al dialogo per la loro soluzione. «Soltanto con il dialogo e la conoscenza del "nemico" - ha detto il presule - si può raggiungere la pace». Un valore e una condizione dell'umanità che però, ha concluso il vescovo, vanno costruiti giorno per giorno. Un messaggio chiaro alle coscienze di tutti, al di là di ogni fede o ideologia.