Al via ieri il processo per la morte del settantanovenne Renato Sili. Accusato di omicidio stradale un quarantasettenne di Monte San Giovanni Campano, alla guida dell'auto che il 24 febbraio 2021 ha investito l'anziano sulla provinciale 64, che collega la frazione di Porrino al centro monticiano.
Presenti ieri davanti al giudice monocratico del tribunale di Frosinone, dottoressa Francesca Proietti, gli eredi della vittima e l'imputato. Presente anche l'avvocato che rappresenta la compagnia di assicurazioni.
La prossima udienza è stata aggiornata al 20 gennaio per ascoltare cinque testi del pubblico ministero Vittorio Misiti.
Nell'udienza di ieri, la compagnia di assicurazioni, tramite l'avvocato Stefania Iasonna ha domandato l'autorizzazione a produrre in giudizio il fascicolo relativo all'indennità di accompagnamento di cui beneficiava Sili sostenendo che potrebbe essere utile a comprendere le circostanze rispetto ai tempi e ai modi in cui si è verificato l'incidente.
I familiari di Renato Sili si sono affidati agli avvocati Tiziana Santodonato, Massimo Patriarca, Gabriele Leone e Augusto Casinelli, mentre il quarantasettenne, oltre all'avvocato Coratti è difeso da Alessandro Spiga.
La ricostruzione
Stando a quanto ricostruito, Renato Sili, dopo essere stato travolto dal fuoristrada, è stato sbalzato sulla corsia opposta dove in quel momento sopraggiungeva una Toyota Yaris guidata da una sessantaseienne, anche lei dei posto, che nulla ha potuto per evitarlo, travolgendolo a sua volta.
Immediato è stato l'allarme al 118, ma il personale medico non ha potuto fare altro, purtroppo, che constatarne il decesso, avvenuto nell'immediatezza a causa dei gravi politraumi riportati. A giudizio è finito il quarantasettenne alla guida della Range Rover.