Una richiesta urgente di convocazione: è quella inoltrata dalle organizzazioni sindacali al prefetto, il dottor Ernesto Liguori, sulla situazione della Reno De Medici che vede 300 operai ancora a casa. E la necessità di sbloccare la difficile situazione.
«Le organizzazioni di categoria, Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, con la presente sono a chiedere una convocazione urgente per l'attivazione di un tavolo istituzionale atto a cercare soluzioni alla preoccupante situazione venutasi a creare alla cartiera Reno De Medici, situata nel comune di Villa Santa Lucia.
Nei giorni scorsi - scrivono congiuntamente - abbiamo avuto disponibilità, sia dea parte del dottor Massimo Barillaro, amministratore giudiziario dell'azienda A&A, per la gestione del depuratore consortile di Molinarso, sia da parte della dirigenza della cartiera Reno De Medici, ad effettuare un incontro, in nostra presenza, per definire un cronoprogramma di interventi, da parte dello stabilimento, che consenta l'adeguamento ai parametri tagbellari, indispensabile per il conferimento delle acque reflue di lavorazione presso il depuratore».
E ancora, le organizzazioni sindacali unite scrivono: «Oltre alla nostra presenza, siamo a chiedere anche quella di un rappresentante della Regione Lazio dal momento che rilevante, nella vertenza, è la validità dell'autorizzazione Aia rilasciata dallo stesso Ente.
Il carattere di urgenza è determinato dalla forte preoccupazione delle scriventi per il futuro occupazionale di circa trecento lavoratori diretti e indiretti che, dal 22 agosto, sono stati posti in cassa integrazione con un'importante decurtazione salariale».