Sopralluogo alla periferia della città per arginare l'emergenza cinghiali. Ieri pomeriggio il comandante della polizia locale, gli agenti della polizia provinciale e i tecnici regionali sono giunti in zona San Giorgio per visionare il luogo e raccogliere le testimonianze dei residenti della zona. Dopo aver ricevuto la petizione popolare con la richiesta di intervento per arginare la proliferazione dei cinghiali in città, ad agosto il sindaco Luca Di Stefano ha chiesto alla Regione Lazio l'autorizzazione alla cattura degli animali.

«Sicuramente la gabbia funzionerà nel momento in cui gli animali continueranno a frequentare l'area, ma non è detto che questo avvenga perché da alcuni giorni si è aperta la stagione venatoria e quindi gli animali hanno anche cambiato le loro abitudini. Nel caso in cui continuassero a frequentare il campo, saremmo nelle migliori per catturarli e portarli via - ha spiegato Fioravante Serrani, agronomo-faunista, tecnico dell'Atc Frosinone 1, fornendo le caratteristiche della gabbia che probabilmente verrà installata - È una gabbia super collaudata, è la stessa che viene utilizzata nei parchi del Lazio, nella provincia di Roma e di Viterbo. Non causa il ferimento all'animale catturato, che verrà trasferito in un recinto autorizzato senza subire stress. La gabbia è di circa quattro metri quadrati e alta un metro e mezzo».

Quanto ai tempi per la collocazione della gabbia, il tecnico risponde: «Questo dipenderà dai tempi burocratici, cioè quando le gabbie saranno autorizzate dalla Regione o dal sindaco con un'ordinanza. Da quello che ho capito, credo che si seguirà la procedura dell'autorizzazione regionale che sarà rilasciata in base al piano di intervento straordinario per la peste suina africana».

«Stiamo cercando di andare incontro alle esigenze dei cittadini e di eliminare questo problema - ha commentato il comandante della polizia locale Dino Padovani - Ora invieremo la proposta alla Regione secondo i modelli ministeriali previsti».