Lo sviluppo economico passa anche, e soprattutto, dalla cultura. Ne è convinto l'assessore alle attività culturali Ermelinda Costa che traccia un bilancio del cartellone estivo di Piedimonte San Germano. Una stagione contrassegnata da eventi e iniziative che hanno visto il coinvolgimento globale di giovani e anziani. Un percorso che, secondo l'assessore, è fondamentale riscoprire la propria storia e le proprie tradizioni.
Assessore, al termine dell'estate appare chiaro che l'amministrazione Ferdinandi vuol ripartire dalla cultura.
«Questa è stata la mia prima esperienza alla guida dell'assessorato alla cultura dell'amministrazione Ferdinandi e devo dire che sono molto soddisfatta. Ho voluto fortemente questa delega perché sono convinta che per la crescita di un paese bisogna puntare fortemente sulla cultura. Nel corso di quest'estate abbiamo avuto un cartellone ricco che ha coinvolto tutto il paese e per questo motivo voglio ringraziare le associazioni e i comitati festa che si sono adoperati per la realizzazione di ogni evento. Tutte le iniziative sono state una riscoperta delle tradizioni e un momenti di grande aggregazione. Mi fa piacere sottolineare anche il coinvolgimento dei giovani che, spesso, hanno affiancato gli organizzatori storici per riuscire a realizzare manifestazioni di grandissimo livello».
Siamo al termine del suo primo cartellone estivo, vogliamo tirare un bilancio?
«Il bilancio è assolutamente positivo perché abbiamo registrato una grande partecipazione e tanto entusiasmo. Penso anche al Castrum che ha visto i ragazzi mettersi a disposizione per la sua realizzazione esattamente come è successo anche per le altre manifestazioni estive. Giovani che hanno voluto partecipare in forma diretta venendo sui luoghi e dando il proprio contributo. Penso che questo coinvolgimento sia la parte più bella e positiva».
Il Castrum quest'anno ha cambiato location perché il castello è in manutenzione. Ci anticipa qualcosa sui progetti che avete in mente per questa struttura?
«Sul castello c'è un importante progetto di rifacimento energetico. Il nostro obiettivo è quello di renderlo un "museo vivente", un luogo della cultura dove vogliamo concentrare e far conoscere la storia di Piedimonte San Germano. Posso anticipare che per il prossimo anno abbiamo molte idee per nuovi eventi estivi da realizzare proprio al castello».
Spesso quando si parla di economia si pensa alle grandi industrie e si vede il concetto di cultura molto distante. Ritiene che la cultura sia un settore su cui poter lavorare per un rilancio economico del paese?
«Partiamo da un concetto che è fondamentale: non può esserci sviluppo economico e sociale se alla base non c'è cultura. Quando dico questo non mi riferisco solo all'aspetto nozionistico ma ad un'apertura mentale che solo la cultura può dare. I nostri ragazzi devono riscoprire non solo le tradizioni, ma devono anche scoprire un nuovo approccio alla cultura. Un approccio che sia diverso e sostanziale per poter avere quell'apertura fondamentale per diventare i protagonisti del futuro».
L'estate è tempo di musica. Mi dice quale canzone identifica al meglio il momento che vive Piedimonte?
«"Adesso" di Diodato e Roy Pace».