Si è spenta al policlinico Umberto I di Roma, dove era ricoverata da diversi giorni, Antonia Paola Droghei, 74 anni, originaria di Castro dei Volsci ma residente in via Fontana Colle Alto. La donna era rimasta coinvolta alla fine di agosto in un incidente stradale proprio lungo la strada dove abitava.

L'anziana viaggiava su una Skoda condotta dal marito ottantenne, che per cause ancora in corso di accertamento era finita in un fosso laterale ribaltandosi parzialmente. La vettura stava percorrendo una discesa piuttosto ripida quando il conducente aveva perso il controllo del mezzo ed era rovinato nel fosso. Immediato l'arrivo dei soccorsi. Sul luogo del sinistro erano giunti tempestivamente i sanitari del 118, una squadra dei vigili del fuoco di Frosinone, gli agenti della Polizia locale e due pattuglie dei carabinieri, una della stazione civica, l'altra del Nucleo radiomobile. Quindi un viavai di mezzi e sirene che quella mattina, il sinistro si era verificato intorno alle 10, hanno allarmato gli abitanti della località periferica, che avevano temuto il peggio per gli occupanti dell'auto. Anche perché poco dopo era atterrata nella zona anche un'eliambulanza dell'Ares.

Con il passare dei minuti la situazione era apparsa meno drammatica del previsto. La donna era stata estratta dall'abitacolo della Skoda dai vigili del fuoco e quindi trasportata al policlinico "Umberto I" di Roma. Una scelta, quella dei sanitari, che era sembrata più precauzionale che dettata dalla gravità dei traumi riportati dalla settantaquattrenne. Il marito, invece, era stato condotto al pronto soccorso dell'ospedale "Spaziani" di Frosinone e le sue condizioni non destavano preoccupazione. Invece, dopo il lungo ricovero nel policlinico romano le condizioni della donna sono peggiorate, provocando purtroppo il suo decesso.

La Polizia municipale, che ha ricostruito la dinamica dell'incidente, ha inviato il fascicolo alla Procura della Repubblica. Sicuramente, una tragedia inaspettata, causata da un sinistro avvenuto su una strada ripida in discesa, a poca distanza dalla Badia dei Padri Passionisti. Un brutto colpo per i familiari della donna che, dopo le prime notizie confortanti sulla sua
salute, avevano alimentato la speranza di una pronta guarigione.