Dieci, dodici auto al massimo. Un numero davvero ristretto su cui poter lavorare, tanto da poter pensare a un ulteriore giro di vite nell'indagine aperta sulla morte della ventitrenne rumena trovata senza vita sulla Cassino-Sora all'alba di lunedì. Gli inquirenti avrebbero già stretto il cerchio grazie a quanto raccontato dalle telecamere di sorveglianza. Secondo i beninfomati, il perimetro in cui muoversi ora sarebbe ancor più definito dal numero di vetture da verificare: un punto importante. I frammenti sull'asfalto e parte del faro divelto dopo l'impatto potrebbero far pensare a una utilitaria, ma questa è solo una delle ipotesi. Perché, come spesso accade, non è affatto detto che siano degli originali.

Le piste che si stanno percorrendo sono ben delineate: l'intersezione perfetta tra le direttrici tracciate da tutti gli elementi raccolti fino a questo momento darà un nome e un volto al conducente dell'auto pirata: è davvero solo questione di tempo. Le verifiche dei carabinieri, coordinati dal capitano Scolaro, sono nel vivo.
Il corpo della giovane rumena, artista talentuosa e floral designer, è stato restituito alla famiglia dopo l'autopsia eseguita mercoledì pomeriggio al "Santa Scolastica": prima l'affidamento dell'incarico da parte del magistrato De Franco al dottor Caruso, poi l'esame irripetibile, con un prelievo anche tossicologico. La consulenza sarà pronta non prima di due mesi: si vuole escludere che un malore possa aver colpito la ragazza che solo qualche ora prima dell'incidente si era recata in ospedale, abbandonato senza spiegazioni improvvisamente. Resta il dolore per l'accaduto, per la perdita di una giovane vita stroncata nei suoi anni più belli.

Intanto, proprio mentre il corpo di Diana verrà ricondotto a Carei, sua città d'origine - ai confini con l'Ungheria - gli inquirenti hanno acceso i fari anche su officine della zona (e non) e anche su garage o rimesse. Possibile che il pirata della strada abbia chiesto una riparazione raccontando dell'investimento magari di un animale saltato fuori all'improvviso (i danni potrebbero essere compatibili): tutte le attività specializzate restano al vaglio. Stessa cosa per garage o rimesse: l'auto potrebbe restare lì in attesa di riparazione. L'invito, nelle more di un'indagine che sta andando avanti a ritmo serrato, resta quello di segnalare. Di aiutare gli inquirenti ad accelerare l'individuazione del responsabile, evitando così anche possibili coinvolgimenti.