La direzione improvvisa del vento che cambia o forse una manovra azzardata. Poi l'inesorabile perdita di quota e il rischio di precipitare, schiantandosi a terra. Ma a mettere a rischio la vita di un pilota di parapendio di 40 anni romano non è stato l'impatto con alcuni alberi della verdeggiante zona di Terelle, che invece lo hanno "protetto" evitando il peggio. Bensì i lacci della sua imbracatura.
A mettere in salvo lo sportivo ci ha pensato un residente che ha notato la presenza del parapendio adagiato sulle chiome degli alberi, a non molta distanza dalla sua proprietà. Guardando più attentamente ha potuto così distinguere la figura del pilota di parapendio che penzolava avvolto dalla imbracatura, cercando di chiedere aiuto.
L'uomo, secondo una prima ricostruzione dei fatti, avrebbe deciso di decollare dalla zona montuosa di Terelle, meta molto ambita dagli appassionati del volo libero anche per lo spettacolare paesaggio sottostante. E dopo aver sorvolato una parte del lussureggiante comune montano ha purtroppo dovuto fare i conti con un imprevisto, perdendo progressivamente quota.
Il parapendio si è posato su alcuni alberi: una soluzione che gli avrebbe consentito di non precipitare a terra ma di mettersi in salvo. Purtroppo le cose sono andate diversamente: i lacci della sua imbracatura sono divenuti una trappola che solo grazie all'intervento provvidenziale di un residente non hanno tolto la vita allo sportivo. Un intervento a dir poco provvidenziale. Il pensionato raggiunto il quarantenne in zona Belvedere ha immediatamente tagliato con un coltellino le cinghie consentendo così al pilota di riprendere fiato. Immediato l'arrivo dei soccorsi che hanno condotto il pilota in ospedale per gli accertamenti del caso.