Dal 5 per mille meno soldi ai Comuni ciociari. Il contributo finalizzato a sostenere i servizi sociali del proprio comune a livello nazionale segna una diminuzione del 17%. E la Ciociaria non sembra fare eccezione. Lo scorso luglio, infatti, lo Stato ha provveduto a erogare le somme alle amministrazioni, somme sicuramente esigue, ma che, nella stragrande maggioranza dei casi (salve rare eccezioni), calano rispetto a quanto destinato nel 2021.

Dando uno sguardo all'elenco diffuso dal ministero dell'Interno (i comuni non sono tutti però), è Frosinone il centro con la somma più alta ricevuta, 5.892,58 euro a fronte dei 6.040,93 donati nel 2021 (-2,45%). Dopo il capoluogo c'è Pontecorvo con 3.074,84, l'unico tra quanti hanno ricevuto le somme maggiori in risalita rispetto ai 2.276,94 euro dell'anno precedente, per un incremento del 35,04%. C'è poi Sora con 2.280,53 euro, anch'essa in diminuzione rispetto ai 2.441,34 del 2021 (-6,58%).

Da segnalare anche Ceprano con 2.279,72 euro (l'anno prima erano 2.639,58) e meno 13,63% e Alatri con 2.010,25 (erano 2.251,43) e meno 10,71%. Gli altri comuni non superano i 2.000 euro. Ma hanno ricevuto meno rispetto ai versamenti di luglio 2021 anche Arce, Cassino, Castro dei Volsci, Ceccano, Esperia, Ferentino, Monte San Giovanni Campano e Paliano che oscillano tra i 1.002 e i 1.978 euro. In crescita, al pari di Pontecorvo, c'è Torrice.
In tutto il Paese 5.450 Comuni hanno ricevuto, lo scorso 6 luglio, i versamenti sulla base delle preferenze manifestate dai contribuenti italiani nelle dichiarazioni dei redditi del 2021. Sul fronte del 5 per mille la quota per i Comuni resta modesta. A dominare questa classifica sono, al contrario, enti e associazioni impegnati nella ricerca e del terzo settore. Le somme versate nelle casse comunali, quest'anno, pesano per 13.267.091 euro, in calo del 17% rispetto all'anno precedente.

In media agli enti locali italiani sono andati 2.434 euro rispetto ai 2.500 del 2021. Meno di 50 amministrazioni hanno superato i 20.000 euro. L'anno scorso erano venti in più. La classifica nazionale è aperta da Milano con 389.952,70 che ne perde circa 50.000, Roma con 324.447,54 euro contro i 396.000 dell'anno precedente e da Torino, 144.285,72 euro contro 165.000. Dopo Bologna, quarta con 95.455,89 euro, anch'essa in calo, si piazza la prima città non capoluogo di provincia, Valdagno (Vicenza), che ottiene 83.177,01 euro. Valdagno supera anche grandi centri come Firenze, Genova e Napoli, che si ferma a 73.635 euro.

A livello geografico il 76% dei contributi va al Nord, il 13% al Centro e il 10% a Sud e isole. Un quarto delle risorse finisce alla Lombardia. Poi c'è il Veneto, il Piemonte, l'Emilia Romagna e il Lazio con 716.665 euro. Quindi le altre. La prima regione dell'Italia meridionale è la Campania, ottava, con 393.463 euro. Chiudono la classifica Valle d'Aosta, Basilicata e Molise con 53.134, 47.452 e 30.859 euro. Tra le province Milano conferma il primato con un 1.161.931 euro, seconda Vicenza con 734.470 euro e terza Treviso con 663.557 euro. Roma, invece, è quinta con 559.365 euro.