Turbativa d'asta e abuso d'ufficio, cinque indagati tra i quali il sindaco del Comune di Cervaro e il suo vice.
Un vero e proprio terremoto quello che si è abbattuto nel palazzo municipale: la procura indaga su appalti relativi a due opere per il contenimento del dissesto idrogeologico e ha iscritto nel registro degli indagati cinque persone. A dover rispondere di turbativa d'asta e abuso d'ufficio sono il sindaco, Ennio Marrocco (difeso dagli avvocati Sandro Salera e Paolo Marandola) e il tecnico comunale Angelo Conte difeso dall'avvocato Andrea Coletta.
Per il reato di abuso d'ufficio, l'art. 323 c.p. il vice primo cittadino, Annalisa Bracciale. Ma la scossa sismica ha portato, nella giornata di mercoledì, anche alle dimissioni presentate dal tecnico comunale nominato proprio dal sindaco Marrocco dopo la sua elezione, circa due anni fa. Indagati anche per turbativa d'asta due imprenditori campani. Le indagini coordinate dalla dottoressa Maria Carmen Fusco sono ancora in una fase primordiale ma il fulcro ruoterebbe intorno ai lavori affidati a due ditte e relativi al rischio idrogeologico: due appalti per circa 500.000 euro l'uno.
Una settimana fa la notifica degli avvisi di garanzia e l'acquisizioni di fascicoli nel palazzo comunale da parte dei carabinieri relativi, appunto, ad aggiudicazioni proprio allo scopo di fermare il dissesto idrogeologico in pieno centro a Cervaro e in un'altra zona di collegamento tra l'area urbana e la periferia. Interventi, in ambo i casi, per risanamento con relativa messa in sicurezza.
Sull'indagine vige il massimo riserbo, saranno gli inquirenti, acquisita la documentazione, a fare luce sugli accadimenti e sulle procedure di affidamento durante le gare alle ditte chiamate ad eseguire gli interventi. E a verificare le singole ed eventuali responsabilità. Intanto il sindaco Ennio Marrocco, nel pomeriggio di ieri, ha dichiarato: «In relazione agli articoli di stampa relativi all'inchiesta della procura di Cassino, posso dire di essere fiducioso nel lavoro della Magistratura e sono certo che presto sarà chiarito e appurato ogni aspetto della vicenda e la totale assenza di ogni mio coinvolgimento. Mi auguro che si proceda celermente affinché non permanga alcun dubbio sulla correttezza della mia condotta».