Esplode la polemica sull'ultimo concorso comunale, che ha portato nuove assunzioni a Palazzo Antonelli, rinforzando un organico carente in alcuni settori.
Lo scontro politico lo ha acceso la consigliera di minoranza Mariangela De Santis con un post su Facebook.
«Assunzioni in Contea - esordisce la De Santis - Eppure non ho visto nessuno dell'Amministrazione targata FdI sbracciarsi o prendere posizione per quanto è accaduto Ceccano. Qualcuno dirà: "Perché, cosa è accaduto?". È accaduto che i vincitori del concorso per i due posti da istruttore tecnico siano rispettivamente un consigliere comunale di Patrica (Amministrazione Fiordaliso) e un'addetta allo staff del sindaco Caligiore (nominata con decreto sindacale n° 5 del 9/3/2021 con termine sino alla fine del mandato).

Una casualità disarmante che, come minimo, avrebbe dovuto far saltare dalla sedia quelli che fino a ieri hanno gridato allo scandalo della graduatoria Allumiere. Già perchè qui, fino a prova contraria, non stiamo discutendo della legittimità (come d'altronde, nel caso di Allumiere) ma della famosa opportunità. E allora delle due l'una: o la partecipazione a un concorso pubblico di esponenti politici e personaggi vicini a esponenti politici è inopportuna per il caso Allumiere e per il concorso di Ceccano, o non lo è per nessuna delle due. Ma già immagino le fantasiose risposte, d'altronde debbo riconoscere agli avversari l'eccellenza nell'applicazione del principio dei due pesi due misure».

Immediata e durissima la replica del sindaco Roberto Caligiore, sempre su Facebook. «Non è mio costume, specie da quando sono sindaco, ricorrere alla magistratura - esordisce il primo cittadino - Tuttavia non posso consentire ad alcuno di poter soltanto sfiorare la credibilità e la trasparenza della mia Amministrazione, specie in tema di concorsi. Sono troppi i ragazzi di Ceccano che farebbero la fortuna del nostro Comune e sono troppo pochi i posti a disposizione. Quello che ho preteso e abbiamo preteso insieme al senatore Ruspandini - rimarca Caligiore - è che nessuna pratica relativa a un passato che possa essere legato alla distorta "mentalità" di una minoranza di cittadini, troppo spesso alla ricerca di "raccomandazioni", potesse essere adottata durante la mia Amministrazione.

Una mentalità che si è radicata a causa di esempi negativi perpetuati negli anni dalla partitocrazia e che porta, proprio quella minoranza di cittadini, a mettere in dubbio la regolarità dell'ultimo concorso espletato nel nostro Comune». Il sindaco quindi sottolinea: «Abbiamo chiesto ai nostri familiari di non partecipare pure avendone avuto titolo. Lo abbiamo chiesto a loro, nonostante nessuno in politica lo avrebbe fatto, proprio perché nessuno potesse solo pensare a un nostro comportamento non corretto.

Non potevo permetterlo. Al contrario, sono cronaca di questi giorni e degli ultimi mesi gli scandali legati a Parentopoli targate Partito Democratico, oggi sotto gli occhi di tutti, ieri denunciate solo da noi. Non possiamo permettere di tirare fango addosso a coloro che non hanno alcuna colpa, se non quella di essere persone competenti e preparate. Questa è una pratica tipica della sinistra in genere: attaccare gli altri per "normalizzare" i propri comportamenti. Certi "primati" negativi li lasciamo a loro.

Le parole apparse sul post della consigliera Mariangela De Santis sono gravissime, ma evidentemente è sua convinzione che siamo tutti come i politici di certa sinistra. Per questo abbiamo dato mandato ai nostri avvocati di verificare la sussistenza dei presupposti per adire le vie legali». Il sindaco conclude ringraziando «ancora per l'ottimo lavoro svolto la responsabile del Settore Personale del Comune, per la solerzia e la professionalità con cui ha curato tutte le fasi procedurali dei concorsi svolti. L'Amministrazione da me guidata ha dato finalmente, dopo anni, la possibilità a tutti di partecipare a un concorso. Per circa vent'anni, infatti, questa possibilità è stata preclusa, a causa di scelte politico-amministrative che ne hanno negato la fattibilità».