In tanti ieri pomeriggio hanno partecipato a Ferentino al funerale di Benito Maliziola, vittima di una tragedia sabato scorso. L'agente di polizia, da un paio d'anni in pensione, è morto anzitempo a 59 anni schiacciato dal trattore con il quale era impegnato su un terreno tra Ferentino e Sgurgola, tra Monte Trave e Le Coste. Era gremita la chiesa parrocchiale di Sant'Agata. Probabilmente c'era l'intero quartiere Cupiccia dove il poliziotto risiedeva con la sua famiglia.

Oltre ai familiari affranti, amici, conoscenti e gli ex colleghi del già sovrintendente capo. Due agenti di polizia in divisa hanno salutato la salma, come pure due carabinieri della locale associazione carabinieri in congedo. Tra le corone di fiori spiccavano quella della polizia penitenziaria di Cremona, dove è in forza uno dei due figli di Maliziola e quella degli "Amici carabinieri di Frosinone". Nell'omelia il parroco don Juan Manuel Ortiz Candia ha fatto risaltare: «Benito, un uomo pieno di vita. Ho avuto la grazia e la fortuna di conoscerlo e mi è rimasto un bel ricordo.

Quando abbiamo organizzato la partita di calcio con la catechesi si è messo in gioco. Mi rimane la sua voglia di vivere, il suo sorriso, una persona buona. La vostra numerosa presenza ci dice che Benito aveva un grande cuore. Amava tanto la sua famiglia. E' una grande perdita, ci mancherà tanto e quando si muore in modo tragico fa ancora più male. Chiediamo al Signore di darvi la forza di andare avanti, il Signore vi dia la consolazione. Benito è stato un grande difensore in campo, quando giocava riusciva a difendere bene, sicuramente continuerà a difendervi dal cielo». Un messaggio quest'ultimo riferito evidentemente alla moglie, ai figli e ai familiari tutti.

Quando il feretro è uscito dalla chiesa stipata, è stato accolto da un applauso. Di sicuro il più doloroso sabato della vita quello scorso per la famiglia Maliziola. L'uomo avrebbe detto a sua moglie che avrebbe fatto l'ultimo carico di legna per poi tornare a casa, invece il suo rientro non c'è mai stato. Sarebbe stata la consorte, preoccupata del ritardo, a raggiungere il bosco in collina dove l'uomo stava lavorando, trovandosi di fronte a una scena agghiacciante. Il 59enne è rimasto schiacciato sotto il mezzo agricolo che si è rovesciato senza lasciargli scampo. La donna ha chiesto aiuto al 118, ma i sanitari purtroppo hanno dovuto constatare il decesso.