Impugnare la valutazione di impatto ambientale con la quale la Direzione Regionale Ambiente ha dichiarato compatibile la realizzazione di una quarta linea nel termovalorizzatore di San Vittore del Lazio attraverso un'azione unitaria e coordinata. La Consulta dei Sindaci del Cassinate, riunita ieri pomeriggio nella sala Restagno, ha alzato il muro di difesa e con voce unanime ha deciso di dare battaglia per scongiurare quello che, per molti, sarebbe un'ulteriore causa di inquinamento per il territorio. Rimane da concordare tra i vari comuni, soltanto il momento dell'impugnazione.

La decisione dell'assise dei primi cittadini, fa seguito alla delibera con cui la giunta Salera autorizzò il Sindaco ad individuare per il patrocinio dell'Ente un avvocato di fiducia al fine di impugnare il provvedimento di valutazione in relazione «all'adeguamento impiantistico e sistemazione ambientale del termovalorizzatore di San Vittore del Lazio con la realizzazione di una quarta linea».

Per l'amministrazione, e ora per tutti i sindaci del Cassinate, infatti, il contestato documento ha una forte rilevanza politica, poiché rappresenterebbe il presupposto per aumentare la quantità di rifiuti da bruciare nell'impianto. «Accanto alla presa di posizione politica – hanno ribadito sia Salera che Sergio Messore, sindaco di sant'Ambrogio – vi è sempre la necessità di valutare ragioni tecniche e giuridiche e non limitare la battaglia solo sul piano politico».

Preoccupati per la ricaduta negativa sul territorio che avrebbe l'autorizzazione, i sindaci sono fortemente impegnati a contrastarlo certamente sul piano politico ma senza assolutamente tralasciare la via giuridico amministrativa. Alla levata di scudi, si aggiunge Roberto Angelosanto, primo cittadino di Sant'Elia, a nome dei Comuni delle Mainarde, che ha illustrato alla Consulta un documento congiunto nel quale viene ribadita la propria posizione di contrarietà alla quarta linea.