Interventi in vista per Prato di Campoli. Una tranche di azioni migliorative che rientra nella logica de "la conservazione della biodiversità mediante il ripristino ed arredo di sentieri naturalistici e piazzole di sosta nel comprensorio di Prato di Campoli". Nel complesso, per gli interventi la stima d'investimento è di poco superiore ai 90.000 euro, di cui 80.124 euro in capo a un finanziamento regionale e la restante parte a carico del Comune. La Direzione generale agricoltura della Regione Lazio ha fissato il termine dei lavori entro il 31 dicembre di quest'anno.

Il progetto prevede nel dettaglio la realizzazione di nuovi tavoli e panche da pic-nic in legno di castagno da mettere a servizio degli avventori. Inoltre è prevista l'allocazione di ulteriori pannelli illustrativi, tutti protetti da tettoie, per fornire informazioni sia di carattere didattico che scientifico e culturale. Sarà integrata anche la staccionata in fattezza rustica che già insiste a delimitazione delle aree verdi e boschive.

Così l'assessore all'ambiente Emanuele Fiorini si è pronunciato sulle novità che riguarderanno Prato di Campoli: «L'idea di pianoro che si sta portando avanti è quella di un'area paesaggistica da valorizzare riducendo ai minimi termini l'impatto ambientale. Si è già provveduto al regolare affidamento dei lavori ad una ditta del settore per proseguire con le operazioni di tutela. L'obiettivo, a cui si punta da tempo, è proprio quello di restituire un'idea di turismo sostenibile, adottando strategie operative che uniscano promozione del flusso turistico e la salvaguardia naturale. Integrare la cartellonistica direzionale aiuterà gli avventori a visitare al meglio i nostri sentieri. Così come la certezza di trovare adeguati punti di raccolta rifiuti servirà a ridurre, facendo appello alla sensibilità di tutti, l'abbandono indisciplinato che è già monitorato costantemente. L'elevata presenza di persone al pianoro in questi mesi di bel tempo da un lato ha confermato come Prato di Campoli sia un punto di interesse e di riferimento, dall'altro la gestione e il monitoraggio costante hanno permesso la vivibilità nel rispetto del contesto naturale».