L'urto violento, l'auto che esce di strada e si capovolge nel fossato. Una vita spezzata, un dolore immenso, una famiglia distrutta. In tanti ieri pomeriggio hanno voluto stringersi, riempendo la chiesa di Santa Maria a Fiume, attorno ai familiari di Vicenzina Capoccetta, al marito, ai figli, alla madre, ai nipoti e ai suoi parenti, tutti profondamente segnati dalla tragedia avvenuta venerdì sera sull'asse attrezzato, in territorio di Ferentino.

La salma dell'infermiera di 62 anni è rimasta esposta nella camera mortuaria dell'ospedale "Spaziani" di Frosinone fino alle 15, quando il feretro è partito alla volta di Ceccano per la cerimonia funebre. Grande la commozione nel silenzio generale rotto dal pianto di familiari e amici.

Nella sua omelia, il parroco don Sebastiano ha tratteggiato la figura di Vincenzina madre e moglie amorevole, una professionista seria e preparata che ha fatto della dedizione agli altri il suo lavoro quotidiano. Quindi l'invito a pregare per lei e per la sua famiglia in un frangente così tragico e doloroso. Un esempio di impegno civile, quello di Vincenzina, che lascia il segno nei cuori di quanti l'anno conosciuta e apprezzata.

Quella maledetta sera di venerdì l'infermiera era in macchina con suo marito, facevano ritorno nella loro casa di via Marano, nella parte bassa di Ceccano. All'improvviso la loro vettura è stata urtata da una Lancia Ypsilon condotta da una donna di 48 anni di Alatri. L'auto su cui viaggiava la coppia è stata sbalzata fuori dalla carreggiata ed è finita in una scarpata dopo essersi ribaltata. Sul posto si è precipitato il personale sanitario con le ambulanze per soccorrere i feriti. Quindi la corsa in ospedale. Vincenzina è stata portata allo "Spaziani", ma i tentativi di salvarla sono stati inutili. È morta poco dopo l'arrivo in pronto soccorso. Il marito, invece, è stato trasferito nel vicino ospedale di Alatri.

Dagli accertamenti subito eseguiti dai carabinieri è emerso che la donna alla guida della Lancia Ypsilon aveva un tasso alcolemico superiore al limite imposto dalla legge. È stata infatti sottoposta all'alcol test che per due volte avrebbe accertato un tasso alcolemico oltre il doppio del consentito. Per questo la quarantottenne è stata arrestata dai carabinieri di Ferentino e posta ai domiciliari in attesa della decisione dell'autorità giudiziaria.