In tempo di elezioni si presentano progetti sulle città del futuro. Ma quanta gente abiterà i nostri centri nei prossimi anni? Che tipo di servizi andranno loro dedicati? Quanti gli anziani e quanti i bambini? Domande alle quali l'Istat prova a dare delle risposte con le previsioni demografiche. In base a questo studio al 1° gennaio 2022 i residenti previsti in Ciociaria sono 469.063, un numero destinato a calare nei prossimi anni: 458.325 fra cinque anni e 450.895 nel 2031, ultimo anno considerato nella ricerca. In pratica si perderanno 18.168 abitanti, pari al 3,87%. Secondo altri dati, sempre dell'Istat, la popolazione ciociara a giugno 2022 (ma con dati provvisori) ammonta a 466.659 mentre a gennaio erano 468.438. Con queste previsioni la Ciociaria vedrebbe scendere due comuni al di sotto dei 20.000 residenti, Anagni e Ferentino.

Dando uno sguardo alle varie fasce d'età, tra il 2022 e il 2031, gli over 95 ciociari passerebbero da 1.438 a 2.032, mentre la fascia 0-4 anni vedrebbe una contrazione da 16.387 a 15.493, quindi la fascia 5-9 anni da 19.673 a 15.417, la fascia 10-14 da 21.195 a 17.472. Infine la fascia 15-19 da 21.155 a 20.119. Nel capoluogo dal 2022 al 2031 la popolazione dovrebbe scendere da 44.170 a 43.120 per un meno 2,37%, passando per i 43.541 del 2027. I dati effettivi, invece, danno 43.818 abitanti a fine maggio e 44.003 a gennaio. Cassino è l'unico centro in controtendenza dove gli abitanti anziché diminuire crescono: sempre tra il 2022 e il 2031, si prevede un passaggio da 35.315 residenti a 35.900 per un più 1,65%. L'ultimo dato utile indica in 35.232 gli abitanti, in questo caso in leggera flessione rispetto al dato di gennaio 2022 (35.300).

Ad Alatri il trend della popolazione è previsto in calando dai 27.633 del 1° gennaio 2022 ai 27.024 dell'inizio del 2031 per un meno 2,20%. In termini effettivi si registra un lieve decremento da 27.659 a 27.616. Anche Sora ha numeri in discesa: da 25.009 del 2022 a 24.208 del 2031. La diminuzione è del 3,20%. Gli ultimi dati Istat danno, invece, 24.959 a gennaio 2022 e 24.909 a giugno.

L'evoluzione di Ceccano segna una contrazione maggiore: 22.398 residenti al 2022 e 21.380 al 2031 con una flessione del 4,54%. Sui dati effettivi si ha il passaggio da 22.423 abitanti a gennaio a 22.326 a fine maggio. Le previsioni per Anagni indicano in 20.703 i residenti iniziali e in 19.877 quelli finali per una perdita del 3,98%. Nel 2022 l'evoluzione finora è stata da 20.735 a 20.688. Infine, Ferentino che passerebbe da 20.117 abitanti a 19.242 previsti nel 2031. La flessione sarebbe del 4,34%. Gli attuali volumi di residenti oscillano tra i 20.100 e i 20.072.

L'Istat ricorda che «le previsioni demografiche hanno lo scopo di tracciare il probabile futuro di una popolazione in termini di dimensione totale e di componenti strutturali». È uno «strumento di conoscenza per valutare le tendenze dell'invecchiamento della popolazione. Gli usi possibili delle previsioni sono infatti molteplici e variano dal campo della programmazione sanitaria a quella previdenziale, dallo studio del fabbisogno urbanistico a quello energetico-ambientale, dall'organizzazione delle strutture scolastiche alla rete dei trasporti». A ogni modo l'istituto di statistica precisa che «i dati del presente studio, soprattutto nel lungo termine, vanno trattati con cautela. Le previsioni demografiche divengono, infatti, tanto più incerte quanto più ci si allontana dalla base di partenza, in particolar modo in piccole realtà geografiche».

A livello nazionale la popolazione è attesa in decrescita: da 59,6 milioni al 1° gennaio 2020 a 58 nel 2030, a 54,1 nel 2050 e a 47,6 nel 2070. Il rapporto tra giovani e anziani sarà di 1 a 3 nel 2050 mentre la popolazione in età lavorativa scenderà in 30 anni dal 63,8% al 53,3% del totale. La crisi demografica sul territorio: entro 10 anni l'81% dei Comuni avrà subito un calo di popolazione, l'87% nei comuni rurali. Entro il 2040 una famiglia su quattro sarà composta da una coppia con figli, più di una su cinque non avrà figli.