Don Luigi Di Stefano è stato portato in processione, come l'amatissimo patrono di Ferentino Sant'Ambrogio martire. Dolore e brividi ieri nella città in lutto.
All'arrivo della salma proveniente dall'obitorio alle 12.30 in località Collepero, c'erano ad attenderla il parroco della Cattedrale, ovvero il suo successore don Giuseppe Principali, e gli incollatori di tutte le confraternite di Ferentino, oltre a numerosi cittadini. Il feretro è stato accolto da un lungo applauso, intensa la commozione, prima d'incamminarsi, portato a spalla dagli incollatori del patrono, in corteo silenzioso verso piazza Duomo e la Cattedrale. «La cattedrale e Sant'Ambrogio - ha riferito monsignor Giovanni Di Stefano, vicario diocesano «erano tutto l'amore di don Luigi». «Don Luigi è tornato nella sua "casa", lo è stata dal battesimo fino a pochi giorni fa» ha detto don Giuseppe con voce rotta. In piazza Duomo, inoltre, all'arrivo del corteo, un evento mai avvenuto prima d'ora, straordinario.

Ad aspettare don Luigi c'era la statua del patrono Sant'Ambrogio, oltre a monsignor Di Stefano che qualche ora più tardi ha concelebrato con una ventina di sacerdoti la cerimonia presieduta dal vescovo Ambrogio Spreafico nel Duomo gremito; presente anche il sindaco Antonio Pompeo. Frangenti particolari, carichi di commozione. Tutto ciò si è svolto poco dopo le 12.30, poi alle 16.30 è seguito il rito funebre. La bara è stata adagiata davanti all'altare e al sepolcro di Sant'Ambrogio e vicino ad essa, come a vegliarla, proprio il santo protettore rivolto verso don Luigi.

Il 16 agosto scorso il martire è stato portato in processione lungo le strade di Ferentino dopo oltre tre anni a causa della pandemia e per la prima volta senza don Luigi, artefice e coordinatore per anni delle due processioni patronali. Era ricoverato in ospedale. Da lì ha seguito a distanza con grande emozione le due processioni in diretta sul telefonino attraverso Radio Ferentino. Il ricovero è stato dettato da problemi di natura cardiaca. Gli sarebbe stato applicato un pacemaker. Sembrava tutto bene, invece venerdì 19, verso l'ora di pranzo, don Luigi si è spento. Aveva 84 anni.

Era un uomo del popolo ed era sempre a disposizione dei parrocchiani e dei concittadini per un consiglio, una rassicurazione, una preghiera. A fine messa la bara è stata ricondotta a spalla, in processione, fino a Collepero per poi prendere la via del camposanto.