Dopo i rialzi dei giorni scorsi, la curva di crescita dei contagi fa registrare uno stop. Il bollettino dell'Azienda Sanitaria di Frosinone, emesso nelle giornata di ieri, parla di 249 positivi (a fronte di 1.206 tamponi effettuati), 41 in meno rispetto alla rilevazione precedente, ma soprattutto di 342 nuovi negativizzati; zero i decessi registrati. Trenta i ricoverati in ospedale.

Guardando alla distribuzione geografica dei casi, il primato di giornata è andato ad Anagni con 25 contagiati; a seguire Frosinone 19, Ceccano 15, Cassino e Sora 13, Alatri 12, Isola del Liri e Veroli 9, Arpino, Ferentino, Monte San Giovanni Campano, Paliano e Torrice 7, Pontecorvo e Roccasecca 6, Amaseno, Castro dei Volsci e Ceprano 5, Fiuggi, San Giorgio a Liri, Sant'Elia Fiumerapido e Supino 4, Atina, Casalvieri, Castelnuovo Parano, Esperia e Gallinaro 3, Aquino, Ausonia, Patrica, Pico, Pignataro Interamna, Ripi, Rocca d'Arce, San Donato Val di Comino, San Vittore del Lazio, Sgurgola, Strangolagalli, Villa Santa Lucia, Villa Santo Stefano 2, Arce, Boville Ernica, Broccostella, Castelliri, Castrocielo, Coreno Ausonio, Falvaterra, Guarcino, Morolo, Pastena, Pofi, Posta Fibreno, San Giovanni Incarico, Settefrati e Vallecorsa 1.

Il Lazio
Nel resto del territorio della regione Lazio sono stati diagnosticati 1.802 nuovi casi positivi, 150 in meno rispetto al dato precedente. I decessi sono 10, più 4 rispetto a ieri. I casi a Roma città si sono attestati a quota 800. Nelle scorse ventiquattro ore, sono stati processati 3.266 tamponi molecolari e oltre diecimila tamponi antigenici per un totale di 13.606 tamponi. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 13,2 per cento. Attualmente i pazienti ricoverati nei reparti ordinari degli ospedali del Lazio sono 723, 6 in meno rispetto alla rilevazione precedente. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 43,3 in meno rispetto all'ultimo dato. Nelle scorse 24 ore sono guariti quasi seimila pazienti. Sono attualmente 137.108 le persone positive a Covid-19 nel Lazio, di cui 36.342 in isolamento domiciliare. Dall'inizio dell'epidemia i guariti sono 1.849.838 i morti 11.934, su un totale di 1.998.880 casi esaminati. Tra le province la performance peggiore è stata quella della Ciociaria seguita da Latina con 235 casi con un decesso; poi Viterbo con 96 e Rieti con 42.

Le statistiche nazionali
Incidenza e indice Rt ancora in calo nell'ultima settimana di monitoraggio con valori rispettivamente pari a 260 nuovi casi ogni 100.000 abitanti e e Rt medio su casi sintomatici a 0.77. Scendono anche i tassi di ricovero in terapia intensiva e nelle Aree mediche. Solo una regione resta a rischio moderato mentre tutte le altre sono a rischio basso. Tutto è contenuto nel riepilogo dei dati principali della Cabina di regia relativi al monitoraggio settimanale: scende l'incidenza settimanale a livello nazionale: 260 ogni 100.000 abitanti (12/08/2022 -18/08/2022) vs 365 ogni 100.000 abitanti (05/08/2022 -11/08/2022). Nel periodo 27 luglio – 9 agosto 2022, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,77 (range 0,74-0,80), in diminuzione rispetto alla settimana precedente. L'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è anch'esso sotto la soglia epidemica: Rt=0.77 (0,73-0,80) al 09/08/2022 vs Rt=0.76 (0,73-0,79) al 02/08/2022. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in calo al 2,7% (rilevazione giornaliera del Ministero della Salute al 18 agosto) vs 3,2% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 11 agosto). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 11,0% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 18 agosto) contro 13,0% (rilevazione giornaliera del Ministero della Salute all'11 agosto). Una regione è classificata a rischio moderato ai sensi del DM del 30 aprile 2020, mentre le restanti 20 regioni sono classificate a rischio basso. Sette regioni riportano almeno una allerta di resilienza. Una Regione riporta molteplici allerte di resilienza. La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è stabile rispetto alla settimana precedente (14% contro 13%). Stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% contro 44%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (42% contro 43%).