Bisogna attendere gli accertamenti avviati dall'ufficio igiene della Asl per appurare con certezza le cause dell'intossicamento di diversi campeggiatori che avevano scelto le sponde del fiume Aniene per trascorrere ferragosto. Si tratta di più gruppi che si trovavano in un camping attrezzato di Trevi nel Lazio, tutti colpiti da malori tanto da richiedere l'intervento degli operatori del 118 e per alcuni il ricovero in ospedale.

Un'intossicazione dovuta, in base alle prime ipotesi, ad alimenti ingeriti o all'acqua bevuta. Sono state, pertanto, avviate le analisi cliniche necessarie per individuare le cause. C'è chi dice che l'intossicazione potrebbe derivare da una fontanella che si trova nei pressi della zona amata dai campeggiatori. Forse un controllo per fugare ogni dubbio è quanto mai necessario perché a quanto sembra a sentirsi male sono campeggiatori che si trovavano in luoghi diversi.

C'è chi invece afferma che potrebbe essere l'acqua del fiume Aniene le cui sponde, diversi chilometri, da Fiumata fino alle Molette, località appena fuori Trevi, sono "battute" da migliaia di persone che forse hanno pensato bene di fare i propri bisogni nel fiume, ad aver creato un minimo d'inquinamento che potrebbe avere causato l'intossicazione di un numero ancora imprecisato di persone.

C'è chi afferma poi di aver sentito, da diversi giorni, odori nauseabondi nei pressi del fiume Aniene, nella zona scelta dai gitanti della domenica, che è costeggiato dal collettore generale che raccoglie tutte le acque reflue del paese che in questo periodo ospita molti turisti. Una o più perdite, se fossero rilevate, si potrebbero riversare nel fiume rappresentando una forma d'inquinamento importante e da non sottovalutare se qualcuno avesse utilizzato l'acqua del fiume per vari scopi. Certo le analisi della Asl, analizzando diversi campioni di acqua (potabile e del fiume) fugheranno ogni dubbio, almeno che non ci sia altro alla base dell'intossicamento.