Piste ciclabili, avanti tutta per una mobilità alternativa, con un occhio alle conseguenze sul traffico per intervenire laddove si richiedano eventuali correttivi.
Mariarosaria Rotondi, assessore alla viabilità del Comune di Frosinone, spiega cosa c'è dietro al progetto delle piste ciclabili.

Dopo via Marittima, sono previste altre piste ciclabili?
«Quella di via Marittima è solo una delle piste da realizzare da qui a qualche mese. L'obiettivo è una rete che dia una mobilità alternativa a chi voglia preferire una circolazione in bicicletta».

Avremo allora dei nuovi punti della ciclabile?
«Si punta a collegare tutta la parte bassa».

Nel Piano generale della mobilità ciclistica si dà atto di un finanziamento da 191.203 euro al Comune di Frosinone.
«Confermo. C'è una finalità: non vogliamo una pista ciclabile fine a se stessa, ma che si inserisca in un percorso complessivo. Per andare verso una mobilità sostenibile bisogna creare dei collegamenti».

Tuttavia, si segnalano delle resistenze contro il progetto della pista ciclabile e per il suo impatto sulla città.
«Veniamo da un sistema che predilige l'auto. Ma ormai c'è questa evoluzione culturale: più spazio alla possibilità di camminare e andare in bici, mentre si vanno restringendo gli spazi oggi coperti dall'automobile».

Questo significa ampliare lo spazio delle isole pedonali?
«Sappiamo che, gradualmente, andremo a creare un sistema di mobilità sostenibile. Che realizzerà una rivoluzione dell'attuale concetto di mobilità. Sempre più si andranno a privilegiare gli spostamenti senz'auto. La pista ciclabile è uno degli elementi, ma verranno realizzati anche altri progetti. L'isola pedonale, prima vista come una cosa eccezionale, acquisterà una posizione da protagonista».

Ci sono state proteste per i nuovi sensi unici. Con l'inizio delle scuole valuterete eventuali cambiamenti?
«La criticità si è rivelata per la sosta pregiudicata dalla realizzazione della pista ciclabile. Criticità che abbiamo voluto analizzare. La realizzazione della ciclabile ha richiesto delle decisioni a livello di parcheggio e di diverso senso di marcia, ma noi siamo molto attenti. Abbiamo individuato delle aree di sosta dove recuperare i posti auto persi. Sui sensi di marcia abbiamo individuato qualche correttivo: in via Respighi abbiamo corretto il senso di marcia, invertendolo, da via Puccini si potrà andare verso la Sacra Famiglia in modo da potersi portare fuori senza fare il giro di via Fontana Unica. Aspettiamo la ripresa delle scuole per vedere dove intervenire».

Via Ciamarra va verso il ripristino del doppio senso?
«Lo riporteremo a doppio senso per consentire una circolazione più fluida. A dimostrazione che siamo intervenuti non per imporre un cambiamento ma per creare una cosa più funzionale. L'obiettivo è creare un sistema ciclabile nel migliore dei modi. La pista ciclabile richiede spazio, ma chiediamo anche la comprensione. Tutto ciò è a vantaggio dei cittadini. A lungo andare i benefici avranno modo di manifestarsi».