Un'estorsione infarcita di violenza, psicologica e fisica. Con tanto di bastonate per lui e i suoi familiari. La vittima è un atinate di 48 anni che dopo l'ultima aggressione si è rivolto ai carabinieri. Nei giorni scorsi, dopo aver svolto le indagini del caso, i militari dell'Arma della stazione di Atina e i loro colleghi di Cassino hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari emesse dal Gip del tribunale cassinate nei confronti di altrettanti uomini, di 46 e 40 anni, domiciliati rispettivamente a L'Aquila e a Lenola, uno dei quali già noto alle forze dell'ordine. Entrambi devono rispondere dei reati di estorsione, danneggiamento, minacce e lesioni.

Dopo aver ricevuto la denuncia del malcapitato, i carabinieri hanno svolto meticolose indagini riuscendo in breve tempo a far luce sul tentativo di estorsione. I due malviventi, minacciando gravi ritorsioni, avevano tentato in più occasioni di farsi consegnare dal quarantottenne una cospicua somma di denaro. Al rifiuto di quest'ultimo, dopo le intimidazioni, i due sono passati alle vie di fatto e nella serata del 3 agosto scorso, in una strada di Atina, prima hanno minacciato verbalmente l'uomo, la sua compagna e l'anziano padre, poi li hanno presi a bastonate colpendoli ripetutamente in diverse parti del corpo con delle mazze di legno. Le vittime dell'aggressione sono state portate al pronto soccorso dove i medici hanno accertato le importanti lesioni subite.

I militari dell'Arma si sono subito attivati e hanno raccolto elementi probatori tali da formare una solida piattaforma indiziaria a carico dei due indagati. Da qui la decisione del pubblico ministero che, condividendo le risultanze cui sono giunti i carabinieri e in considerazione del pericolo che gli indagati potessero reiterare il reato, ha richiesto la misura cautelare al Gip il quale ha disposto che i due venissero sottoposti agli arresti domiciliari.