Con una nota diffusa ieri, il coordinamento politico della lista "Il Coraggio di cambiare" ha sollevato un polverone per la visita di un gruppo di seminaristi stranieri al Castello dei Conti. Secondo il gruppo di minoranza l'antico maniero, «bene comune della città, è stato la location di una sorta di "festa privata", organizzata da comuni cittadini, con la partecipazione del consigliere comunale di maggioranza Pasquale Bronzi».

Inoltre, il documento rincara la dose affermando che «agli ospiti, seminaristi tradizionalisti, è stata offerta una cena. La sala del castello è stata trasformata in ristorante». Ma non basta. Sempre a detta del citato coordinamento, «considerata la riservatezza in merito a tale iniziativa e l'assenza di delibere di giunta riguardanti l'eventuale concessione del castello, è evidente che si tratti di uso privato gratuito di bene pubblico. Ricordiamo in proposito le tariffe salate per iniziative presso il nostro maniero, riservate a privati e associazioni. Tariffe, tra l'altro ultimamente "adeguate" dagli amministratori, ma solo per fare cassa». La nota si chiude con un attacco all'Amministrazione comunale: «Riteniamo inaccettabile questo modo di agire e lo condanniamo fortemente. Il sindaco, la giunta e la maggioranza, attraverso una interpellanza dei nostri consiglieri comunali, dovranno risponderne pubblicamente».

La risposta
Non si è fatta attendere la dura replica dell'Amministrazione Caligiore, affidata nella stessa giornata di ieri proprio al consigliere Pasquale Bronzi: «Come delegato al Turismo - dice l'esponente di maggioranza - sono molto sorpreso e nauseato dal pessimo attacco del gruppo "Il Coraggio di cambiare", che ha come oggetto una iniziativa tenuta al Castello dei Conti la sera del 9 agosto. I consiglieri di opposizione avrebbero dovuto informarsi bene ed evitare una meschina brutta figura che sporca l'intera città e la sua proverbiale accoglienza». Bronzi. quindi, fornisce una versione diametralmente opposta della vicenda: «Nella realtà dei fatti - spiega il delegato - una delegazione internazionale di seminaristi della Fraternità sacerdotale San Pio X, tra l'altro uno dei cori di canto gregoriano più accreditati al mondo, ha visitato l'Abbazia di Montecassino, l'Abbazia di Fossanova, giungendo ad Amaseno nel pomeriggio, accolti da grande cordialità per venerare il sangue prodigioso di San Lorenzo, nei giorni della sua liquefazione. Era presente anche una troupe della Rai a riprenderli.

Subito dopo, hanno raggiunto Ceccano per una accurata visita nel Castello dei Conti e nelle sale restaurate di recente. Come turisti si sono complimentati con l'Amministrazione comunale per i lavori eseguiti e hanno ammirato i locali dedicati ad Annibaldo, a Donna Egidia, a San Bernardo di Chiaravalle, a San Tommaso d'Aquino, apprezzando molto la sala dedicata al Cardinale Stefano de Ceccano, a San Galgano e alla Spada nella Roccia. Al termine del giro turistico, come mero atto di ospitalità e cordiale ringraziamento, è stato offerto un piccolo rinfresco, la cui spesa tra l'altro non è stata a carico del Comune. Quindi, un gruppo prestigioso di turisti, accolto in varie località con grande attenzione, per la pessima opposizione di sinistra ceccanese diventa un problema di cavilli, di tariffe e mancanza di rispetto».

Bronzi, pertanto, sottolinea: «Per noi il turismo è accogliere e favorire chi viene dall'estero e con la sua prestigiosa presenza onora e rende lustro a Ceccano. Se poi, proprio questa azione promozionale del nostro territorio non è gradita alla sinistra, siamo fuori da ogni regola politica e amministrativa. La delegazione di seminaristi viene a Ceccano dal lontano 2010, accolta con la massima attenzione e serenità anche dalle precedenti Amministrazioni comunali, come conferma la rassegna stampa in nostro possesso». La conclusione è una staffilata alla minoranza: «Ora che il Castello è visitabile con un percorso di sale dedicate al Medioevo, prendiamo atto di avere una opposizione che rema contro la città e la sua promozione turistica. Molte volte nella vita, come in politica, se non si conoscono bene i fatti si dovrebbe avere "il coraggio di fare silenzio". Per fortuna non sono questi signori della attuale minoranza di sinistra ad amministrare Ceccano. Con loro la città sprofonderebbe nel ridicolo e nell'isolamento».