Controlli dei Carabinieri dei Nas in piscine e parchi acquatici. Diverse le strutture interessate nelle province di Frosinone e Latina. 

In provincia di Frosinone le strutture sottoposte a controllo sono state sei. In due di queste sono emerse irregolarità per carenze dei requisiti strutturali del punto di ristoro mentre una è stata segnalata al sindaco perché adotti provvedimenti per mancata osservanza degli aspetti igienico sanitari, per la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine ad uso natatorio, in base a quanto prevede l'accorso tra ministero della Salute e Regioni del 16 gennaio 2003.

In provincia di Latina sono state controllate dai Nas diciannove strutture. Per cinque è stata disposta la chiusura per mancata esecuzione delle analisi delle acque. In due sono state riscontrate carenze sui requisiti strutturali dei punti di ristoro. Altre due sono state sanzionate, per un importo complessivo di duemila euro, per carenze igieniche nei locali di ristoro. Mentre quattro piscine sono state segnalate ai sindaci competenti.

I provvedimenti sono giunti a seguito di una campagna di controlli eseguita su tutto il territorio nazionale dai Carabinieri dei NAS, d'intesa con il Ministero della Salute presso parchi acquatici e piscine destinate all'uso ricreativo e di divertimento. L'intensificazione dei controlli è stata pianificata al fine di verificare il rispetto dei livelli qualitativi e di sicurezza dei servizi offerti, anche in relazione al prevedibile aumento di accessi degli utenti connesso con il notevole flusso vacanziero e con le condizioni climatiche caratterizzate da intense temperature.

Le attività hanno interessato tra luglio ed agosto l'ispezione di 288 strutture, rilevandone 83 irregolari, pari al 28% degli obiettivi ispezionati, che hanno portato alla contestazione di 108 sanzioni penali ed amministrative per oltre 40 mila euro.

Sono stati dieci i provvedimenti di chiusura disposti nei confronti di altrettanti impianti e aree ricreative acquatiche a causa di gravi criticità ritenute incompatibili con la prosecuzione dell'attività ludica e con la frequentazione degli utenti.

Tra questi, in quattro episodi nelle province di Messina, Viterbo e Latina, i controlli di Carabinieri dei NAS hanno accertato la inidoneità delle acque utilizzate negli impianti natatori e di divertimento, rilevando anche elevati contenuti di coliformi fecali e cariche batteriche, tali da rendere l'acqua pericolosa per la salute umana a causa di potenziale rischio di tossinfezioni.