Un'altra notte insonne per colpa dei miasmi. Una situazione davvero insostenibile, quella raccontata anche nelle scorse ore dai residenti della zona industriale di Cassino. Come più volte denunciato i residenti di via Cerro e della della zona di Solfegna Cantoni hanno trascorso un'intera notte (un'altra) senza poter aprire le finestre, intrappolati nelle abitazioni a causa del gli odori nauseabondi. Qualcuno intorno alle 4 ha deciso di salire in auto per effettuare un sopralluogo e capire cosa fosse accaduto. E ha potuto constatare un problema alla pompa di sollevamento. La situazione è divenuta insostenibile. E non è la prima volta. Solo alcuni giorni fa un altro sos, per l'anomala e improvvisa colorazione marrone del rio Fontanelle.
Nella tarda serata di venerdì a lanciare l'allarme sono stati i residenti di via Ponte La Pietra.
Un accorato appello a cui ha fatto da contraltare quello del comitato Solfegna Cantoni, sempre per lo stesso problema. Le proteste dei residenti della zona industriale sono almeno decennali: uno dei primi campanelli d'allarme fu il colore del fiume Gari divenuto improvvisamente bianco latte. Poi una valanga di denunce, segnalazioni, indagini, analisi che nel corso di tutti questi anni (oltre 20) hanno sempre raccontato la presenza di inquinamento dei fiumi Pioppeto, Fontanelle e Gari. Una situazione purtroppo più volte tornata a occupare cronache e proteste - costanti - dei cittadini. L'ennesima notte insonne ha fatto da detonatore.
«Acqua sporca con odore di uova marce che viene canalizzata in un ruscello e poi finisce nel rio Fontanelle che sfocia a monte delle pompe di captazione del Consorzio - spiegano dal comitato Solfegna - Acqua che i consorziati utilizzano per innaffiare i campi. Serve intervenire!».