Acqua a singhiozzo nelle case dei fontanesi (circa 350) serviti dall'acquedotto dello stabilimento militare "Propellenti", oggi Agenzia Industrie Difesa.
Con una raccolta di firme cresce la protesta per la grave situazione e il profondo disagio per la mancata fornitura di acqua (razionamento di due ore al giorno, zero sabato e domenica), davvero insufficiente per il reale fabbisogno delle famiglie. Da qualche mese l'erogazione è anche peggiorata per la carenza di personale dello stabilimento, che non è più in grado di effettuare le riparazioni come la sostituzione di condutture e, di conseguenza, rimane scarsa l'opera di manutenzione.

Intanto i firmatari della protesta non intendono rinunciare al diritto di un accordo stipulato, a suo tempo, con la direzione del "Propellenti", laddove il Comune cedeva in concessione la sorgente "Bucone" e lo stabilimento s'impegnava a fornire l'erogazione dell'acqua alla popolazione.

Adesso la limitazione di appena due ore giornaliere non copre certamente le esigenze degli utenti. I firmatari chiedono il mantenimento in esercizio dell'utenza e, in questo senso, l'amministrazione comunale dovrebbe svolgere un ruolo determinante per il rispetto degli accordi sottoscritti.
Per la grave situazione si è mobilitato anche il gruppo consiliare d'opposizione "Uniti per Fontana Liri". Un intervento congiunto dei consiglieri, nel segno di una fattiva collaborazione, che premono per risolvere la complessa vertenza idrica, problema che, purtroppo, si trascina da mesi senza soluzione.