Fanno discutere gli aumenti della Tari, la tassa dei rifiuti, a seguito dei nuovi ricalcoli introdotti da Arera. Il sindaco Maurizio Cianfrocca e il consigliere delegato al bilancio Giuseppe Pizzuti spiegano la situazione, rispondendo a polemiche e proteste.
«Ad agosto 2021 - rilevano gli amministratori - l'autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), ha deliberato l'avvio del secondo periodo di regolazione tariffaria per il settore dei rifiuti, valido dal 2022 al 2025, imponendo ai Comuni di seguire precisi e prefissati schemi per il calcolo della tariffa a copertura del servizio.
A fronte di questa novità introdotta dall'Autorità di regolamentazione del settore dei rifiuti, e non solo, siamo stati "costretti" a scegliere uno degli schemi per stabilire il limite e l'importo delle tariffe e dopo un lungo confronto abbiamo optato per un equo bilanciamento per la ripartizione dei costi tra utenze domestiche e non domestiche (occorre ricordare che l'80% dei costi del servizio è prodotto dalle famiglie ed il restante 20% da attività produttive ed imprese). L'aspetto più rilevante, che la delibera dell'Autorità ha introdotto - sottolineano Cianfrocca e Pizzuti - è quello del principio "chi più inquina più paga". Più componenti su meno metri quadrati subiscono un leggero aumento che viene ulteriormente amplificato dalla mancanza degli sconti che lo Stato ha elargito ai Comuni negli anni precedenti per fronteggiare l'emergenza del Covid».
Nel ricordare che, comunque, non tutti gli utenti hanno subìto aumenti della Tari, aggiungono: «Consapevoli delle difficoltà a cui l'autorità d'ambito ci ha legato abbiamo comunque lavorato per garantire il miglior servizio, investendo anche sulla tariffa fondi del bilancio comunale per agevolazioni alle giovani coppie, alle imprese ed alle nuove attività produttive».