Sporcizia e pericolo. Questo è l'indecoroso spettacolo offerto ormai da troppi anni dal complesso dell'ex Serapide, il "mostro di cemento" del quartiere di San Giuliano finito nel degrado e divenuto un ricettacolo di rifiuti e luogo di loschi traffici, di giorno e di notte.
Del suo destino, dopo i ripetuti quanto infruttuosi annunci di un'imminente svolta, non si hanno più notizie. I residenti della zona fotografano e postano sui social ciò che vedono davanti alle loro case e si lamentano perché la recinzione del cantiere sta cadendo a pezzi in diversi punti, e poi i rifiuti abbandonati dentro l'area stanno creando problemi igienico-sanitari con insetti e topi che proliferano.
Sul lato di via Buozzi la condizione più indecorosa. Nessuno cura la vegetazione, nessuno sistema la recinzione, nessuno interviene.

Così la situazione peggiora di giorno in giorno, la vegetazione avanza sempre più e ormai raggiunge la carreggiata arrivando anche a occupare i parcheggi presenti lungo il perimetro del "mostro". Un luogo simbolo di degrado urbano proprio alle spalle di piazza Annunziata, che a sua volta sconta anni di abbandono e atti vandalici. Quello che sarebbe dovuto essere un centro commerciale e polifunzionale a servizio del popoloso quartiere popolare, resta lì a turbare i residenti con i suoi vetri rotti e le sue scritte inquietanti: "Vola giù", si legge su una vetrata. Ed è impossibile non pensare ai giovani che all'interno dell'edificio incompiuto hanno trovato la morte, alle loro famiglie distrutte dal dolore.

Si è detto più e più volte: non bisogna abituarsi al "mostro". È necessario tenere sempre alta l'attenzione, anche perché all'interno di quell'area succede di tutto, spaccio di droga compreso. E se l'intervento di rigenerazione urbana tarda a materializzarsi, i cittadini invocano almeno una bonifica lungo tutto il perimetro dell'ex Tomassi disseminato di immondizia, ma anche all'interno dell'area, oltre che la riparazione della recinzione che rischia di cadere sulle auto parcheggiate lungo la strada.