Si spaccia per lei su Facebook e invia messaggi a diverse persone, proponendosi per incontri e prestazioni sessuali. Invia video e foto dei loro rapporti a due uomini e mostra le stesse immagini e filmati al marito della donna. Arriva anche a far appiccare il fuoco alla macchina della vittima.

Una vendetta a luci rosse per cui è finito nei guai un quarantacinquenne della provincia di Catania insieme a due fratelli di Roma, di trentuno e quarantasei anni. Richiesta di rinvio a giudizio per tutti e tre.
Il primo è accusato di atti persecutori e sostituzione di persona, mentre gli altri due per danneggiamento a seguito di incendio. L'udienza si terrà il 16 dicembre nel tribunale di Frosinone.

La ricostruzione
Si sono conosciuti sui social. Quella che in un primo momento sembrava essere un'amicizia è diventata qualcosa di più. Ad un certo punto, però, la donna decide di chiudere la relazione extraconiugale, ma lui, un quarantacinquenne della provincia di Catania, non si rassegna.
Quando capisce che è davvero finita, mette in atto una vera e propria vendetta. Stando alle accuse, attraverso messaggi su Facebook ha contattato varie persone proponendo incontri hot. Ma lo ha fatto spacciandosi per la donna. Da qui l'accusa di sostituzione di persona.
Ma il quarantacinquenne non si è fermato. Ha proseguito poi la vendetta inviando tramite whatsapp, senza il consenso della vittima, video e foto dei loro rapporti al quarantaseienne, proponendo di effettuare scambi di coppia e al trentunenne al fine di eliminarle dal suo cellulare.

Le accuse
Quindi le accuse ai tre, al quarantacinquenne, ex amante della donna, per essere il mandante, al quarantaseienne per avere svolto il ruolo da intermediario con il fratello e committente del "raid" per il quale poi ha agito al fine di recuperare il compenso pattuito.
Il trentunenne, difeso dall'avvocato Antonio Ceccani, sempre stando alle accuse, è stato invece l'esecutore materiale dell'incendio doloso all'automobile della quarantatreenne.
Per i tre, dunque, la richiesta di rinvio giudizio.
L'udienza, come detto, è stata fissata per il prossimo 16 dicembre nel tribunale di Frosinone.