«Abbiamo sentito sin dal primo momento, quel momento tragico che ha fermato le nostre vite, l'affetto e la vicinanza di tantissime persone, non solo di Coreno, ma di tanti paesi intorno, dei colleghi di Giovanni e dei suoi numerosi amici che condividevano con lui le mille passioni che coltivava. Sentiamo di dovere e volere ringraziare tutti loro. Sapere che Giovanni continuerà a vivere non solo nei nostri cuori ma anche nel ricordo di tanti ci conforta».

Sono parole composte e sincere quelle che la famiglia del dipendente postale, Giovanni Di Vito, morto domenica pomeriggio sulla superstrada Cassino-Formia a soli quarantatré anni in un drammatico incidente stradale in sella alla sua moto, hanno voluto rendere pubbliche.

I genitori Angelo e Giuseppina, il fratello Gaetano e la sorella Mariapia hanno affrontato lo strazio di questi giorni avvertendo la commozione della comunità corenese, che ha annullato le iniziative estive in programma, la partecipazione di centinaia e centinaia di persone di fuori paese che facevano parte della vita del loro Giovanni, le parole e i gesti dell'Avis di Pastena e dei frequentatori della sua palestra.
La messa per l'ottavario è fissata per domenica alle undici nella chiesa parrocchiale di Santa Margherita.