Un quartiere che gode di scarsa attenzione. E che ne reclama di più. Nello storico rione San Rocco mancano opere importanti, ma anche la manutenzione ordinaria fa cilecca.
A lamentarsene sono i residenti, stanchi dell'annosa problematica del ponte lamellare chiuso perché inagibile, simbolo di degrado. E poi piazza Ciotola, divenuta un luogo di spaccio, che sebbene l'anno scorso sia stata riqualificata è costretta a fare i conti con un'opera chiusa ormai da anni.
Sia l'attuale che la precedente amministrazione comunale hanno sempre posto l'accento sul ponte di San Rocco, quello di legno chiuso da anni, ma la sua ricostruzione tarda ancora. In molti si augurano, anche grazie al pressing del consigliere regionale Loreto Marcelli, che qualcosa venga fatto per restituire un po' di decoro al quartiere.
Il problema del ponte non è l'unico. Diversi cestini dei rifiuti sono stati divelti e quelli rimasti non vengono svuotati da tempo. Nell'area del ponte c'è un po' di tutto: erbacce, cartacce, siringhe e bottiglie di vetro abbandonate. I residenti chiedono una bonifica urgente anche perché, data la vicinanza del fiume, i topi stanno conquistando terreno e una radicale pulizia è il minino che si possa fare per chi vive in zona.
Lo scorso anno furono installati i nuovi pali della luce e venne rifatto il marciapiede. L'amministrazione del sindaco Luca Di Stefano intende proseguire con la riqualificazione dell'area alle spalle della chiesa di San Rocco con il secondo lotto dei lavori. Manca però un'area attrezzata per i bambini che al momento non è neppure in programma.
Intanto alcuni ragazzi, con l'aiuto dei genitori, ricorrono al fai da te: hanno piazzato una porta con la rete per giocare a pallone. Il loro appello è: "fateci giocare sotto casa, in sicurezza". I giovani del quartiere si aspettavano di poter giocare nel campo della scuola di San Rocco, ma l'inaugurazione non è mai avvenuta e allora, di nascosto, i ragazzi si aprono un varco, entrano nell'area e giocano lo stesso. Senza regole e con i rischi del caso.