Niente accordo in prefettura sulla vertenza Sanità. E Cgil, Cisl e Uil attaccano: «Senza le assunzioni necessarie a partire dal personale da stabilizzare la sanità di Frosinone chiude».
In una nota congiunta i segretari Giancarlo Cenciarelli (Fp Cgil Roma e lazio), Roberto Chierchia (Cisl Fp Lazio) e Sandro Bernardini (Uil Fpl Roma e Lazio): «È grave la carenza di personale della Regione Lazio. E lo è ancor di più in tutto il Frusinate. La Sanità di 91 comuni rischia il collasso.

Sono cessati in quest'ultimo anno e mezzo 250 operatori e c'è un saldo negativo di oltre 600 dipendenti, parlando del solo comparto, se facciamo un raffronto con le consistenze organiche precedenti al commissariamento. Per la dirigenza, non avendo dati ufficiali, ne stimiamo tra le duecento e trecento unità. Se le istituzioni preposte dalla Costituzione al governo sanitario regionale non daranno il via libera per procedere con le stabilizzazioni e le necessarie nuove assunzioni previste nel Piano territoriale dei fabbisogni di personale, ma poi bloccate dalla Regione, la nostra mobilitazione sarà ancora più forte».

I segretari intervengono dopo la proclamazione dello stato di agitazione, dichiarato dalle segretarie regionali di categoria di Cgil, Cisl e Uil il 12 luglio, ma soprattutto dopo il tentativo, fallito, di conciliazione in prefettura.
Prosegue la nota: «Un territorio vasto che va da Filettino a San Vittore del Lazio, attraversato dal Sin del fiume Sacco, dove l'orografia non aiuta e quindi ancor di più ogni carenza d'organico si ripercuote pesantemente sull'organizzazione dei servizi. Così non è possibile continuare. Serve una scossa. Le criticità di funzionamento dei servizi sul territorio, sempre reclamati ma mai realmente messi al centro dei percorsi di cura, debbono ottenere soluzione e la Regione ci deve dare risposte che speriamo possano arrivare nell'incontro del 5 agosto».

Spiegano i sindacalisti: «Bisogna intervenire subito o, con una nuova ondata di contagi, si finirà per non garantire ai cittadini neanche i minimi assistenziali oltre a non dare risposte sullo smaltimento delle liste di attesa. Il personale precario oggi supera le trecento unità e c'è un grave disequilibrio tra livello dei servizi e le dotazioni organiche». Per Cgil, Cisl e Uil, mancano infermieri, Oss e figure di assistenza, tecnici, amministrativi, professionisti, ausiliari. «Non si può continuare a contare solo sul senso del dovere e sul sacrificio dei lavoratori - prosegue l'intervento - raddoppio dei turni, prestazioni aggiuntive, carichi di lavoro fuori controllo non sono sostenibili. Il personale è allo stremo e non riesce più ad assicurare la presa in carico dei pazienti.

E mentre pensionamenti e contagi continuano a dissanguare l'organico in servizio, la Regione taglia dell'80% i posti a concorso, rinvia le stabilizzazioni e nega gli investimenti necessari per far funzionare ospedali e presidi - concludono Cenciarelli, Chierchia e Bernardini - Dobbiamo salvare la sanità del Servizio sanitario regionale ed inoltre siamo ancor più preoccupati per l'attuazione del Pnrr riguardo la definizione della sanità del territorio che proprio la pandemia ha identificato quale problema nazionale. Su questo versante se il governo nazionale oltre a finanziare le infrastrutture non investirà con apposite risorse sul reclutamento del personale difficilmente si potranno rendere funzionanti le 17 Case di comunità, i 6 ospedali di Comunità e le 5 Centrali operative territoriali.

Se non si assume si costruiranno solo cattedrali nel deserto e si dovrà ricorrere al privato. Se venerdì 5 agosto non ci saranno risposte concrete, andremo avanti con le nostre azioni sindacali a partire da una grande manifestazione sotto la sede regionale, fino ad arrivare anche allo sciopero del personale della sanità».
Intanto, sullo stesso tema delle assunzioni, la Asl, non avendo ricevuto risposte, ha riaperto i termini di presentazione delle domande per la copertura dell'incarico quinquennale a cardiologia, radiologia e gastroenterologia a Sora, di direttore di cardoilogia a Sora e di direttore di Salute mentale a Frosinone, Alatri, Anagni e Sora. In corso di svolgimento o deliberati altri bandi.