C'è Piedimonte San Germano tra i dieci comuni più giovani del Lazio. E poi c'è Terelle tra i dieci più vecchi. Questo e altro emerge dal dossier che la Uil del Lazio e l'Eures hanno realizzato per osservare le dinamiche demografiche regionali.

Con una popolazione residente pari a 468.438 persone e un'età media di 46,5 anni, in Ciociaria vivono 115.252 over sessantaquattrenni e 17586 persone con più di 85 anni. A livello provinciale il territorio di Frosinone è il terzo più anziano del Lazio, dopo Rieti e Viterbo e prima di Roma e Latina.

«Il declino demografico e il progressivo invecchiamento della popolazione - dice Anita Tarquini, Segretaria della Uil di Frosinone - stanno ridisegnando il profilo della nostra provincia, con ricadute sul mercato del lavoro, sulla distribuzione delle risorse economiche, sulla domanda di servizi sociosanitari e sulle politiche dell'inclusione».

Su scala regionale sono più di un milione e 300 mila gli over 64enni, pari al 22,9 per cento della popolazione residente. Di questi, oltre 200 mila (pari al 3,6 per cento dei residenti totali) hanno un'età superiore a 84 anni, sono cioè "grandi anziani" il più delle volte portatori di bisogni e di assistenza nonché di integrazione sociale, visto che in molti casi si tratta di anziani soli.

Tornando alla nostra provincia e analizzando i Comuni più giovani e più vecchi, notiamo che i 6.299 residenti di Piedimonte San Germano hanno un'età media di 42,7 anni, la popolazione con più di 65 anni si attesta al 19,4 per cento mentre quella con più di 85 anni è del 2,6 per cento. Numeri che su scala regionale pongono questo paese al sesto posto tra le realtà laziali più giovani. Discorso diverso per Terelle (ottavo tra i paesi "più vecchi"), dove i 305 residenti raggiungono l'età media di 55,1 anni, il 38,4 per cento è over 64, il 9,8 ricade in quella dei "grandi anziani".

«Sebbene nel 2020 l'indice di natalità che registra il dossier dell'Eures - conclude la segretaria Uil - sia stato tra i più alti della regione (6,7 nati per mille abitanti), quello di mortalità è stato del 12,2 per mille. Questi numeri pretendono una riflessione, perché il ricambio generazionale è quasi azzerato e ciò è stato frutto di politiche poco attente ai giovani e alle famiglie, alla mancanza di lavoro che spinge i giovani a costruire il proprio futuro altrove, magari all'estero e a un welfare considerato erroneamente un peso mentre è chiaramente una risorsa». E per finire, lo scorso anno sono stati 108.435 gli assegni pensionistici erogati in Ciociaria, con un importo medio mensile di 1255 euro.