Viene denunciato per rapina a mano armata e finisce a processo. Nei giorni scorsi l'assoluzione.
L'uomo, che lo ha accusato, viene invece condannato al risarcimento dei danni per 2.000 euro.
Tutto parte da un annuncio su Facebook di un televisore. Protagonisti un trentasettenne di Frosinone, S.P. e un quarantacinquenne di Terracina, M.P. Nei giorni scorsi la sentenza di assoluzione per il ciociaro.

La ricostruzione
La vicenda, stando alle accuse, parte da un annuncio di vendita di un televisore da parte del frusinate. I fatti contestati risalgono al 2017.
Il quarantacinquenne risponde all'annuncio e da qui la trattativa. Due televisori al prezzo di 500 euro complessivi. Accordo fatto e i due si danno appuntamento vicino a un supermercato di Frosinone.
Qui, secondo il racconto del pontino, il trentasettenne si presenta con una pistola e si fa consegnare il soldi per poi dileguarsi.

Tuttavia il terracinese non presenta subito la denuncia e non chiama le forze dell'ordine. Solo qualche giorno dopo raggiunge la caserma dei carabinieri di Terracina e presenta la denuncia contro il ciociaro. Vengono avviate subito le indagini e tutti gli accertamenti.
Viene effettuata, quindi, una perquisizione a casa del frusinate ma gli investigatori non trovano alcuna pistola.
Il frusinate, difeso all'avvocato Antonio Ceccani, finisce comunque a processo.

Giorni fa la sentenza di assoluzione. E nella sentenza di assoluzione emergono responsabilità del pontino nell'aver ingiustamente denunciato per rapina il frusinate. Frusinate che fa causa per risarcimento danni. Nel processo penale il pontino rimette però la querela per evitare la denuncia per calunnia. Il giudice lo condanna al risarcimento danni per duemila euro.