Non solo numeri da record nel primo semestre 2022, in termini di ricavi netti, ma anche il rilancio di Alfa Romeo. Stellantis conferma di voler puntare sull'iconico brand. Da solo ha raggiunto nel primo semestre di quest'anno il risultato economico dell'intero 2021 e grazie al Tonale la multizionale è certa di aumentare questi dati. Ma c'è anche il restyling di Giulia e Stelvio alle porte. Da non sottovalutare! Ma le bocche sono cucite, come pure su un eventuale ritorno di Giulietta. A dare più di qualche spunto è stato Jean-Philippe Imparato, ceo di Alfa Romeo, in un incontro con la stampa italiana: «Abbiamo reso finalmente competitivi gli stabilimenti di Pomigliano e di Cassino.

Devono essere capaci di resistere in un mondo sotto tensione. Per consolidare il piano prodotto e fare modelli in Italia le fabbriche devono essere competitive, devono riuscire a ridurre i costi». Il manager del gruppo ha anche annunciato (e rassicurato) che tra ottobre e novembre Pomigliano lavorerà al 100% su un turno. Su Cassino però ancora incognite ma il ceo non ha mai fatto mistero della volontà di far decollare anche i modelli prodotti nello stabilimento laziale. Nel primo semestre Alfa Romeo ha consegnato 25.000 vettura come nel 2021 (48.000 nell'intero anno), ma a fronte di un calo del mercato auto globale del 15%. Di queste un terzo sono Giulia e il resto Stelvio.

Per il Tonale gli ordini sono tra 12.000 e 13.000, «la stima - continua il Ceo - è di superare a fine mese le 13.000 unità: oltre il 70% degli acquirenti non era prima cliente Alfa Romeo. Una parte del team andrà a lavorare negli Usa per sviluppare un modello che arriverà nel 2027 per Europa, America e Asia. Svilupparlo, non vuol dire che sarà anche industrializzato negli Usa», ha sottolineato Imparato che non ha spiegato di che modello si tratterà. Avrebbe solo detto che non vedrà correre sulle strade un suv classico.