La situazione del dissesto finanziario che attanaglia il comune di Cassino si avvia a una «stabilizzazione in maniera quasi definitiva».
Lo afferma Enzo Salera, sindaco di Cassino, che annuncia anche come, nei prossimi mesi, l'amministrazione procederà alla pedonalizzazione totale di piazza Diamare e corso della Repubblica per concretizzare il progetto del nuovo centro cittadino.

Sindaco, i lavori in piazza Diamare procedono nonostante alcuni stop forzati. A quando l'inaugurazione?
«I lavori si fermeranno per un periodo di ferie nelle prime settimane di agosto. Noi speriamo di completare il tutto entro settembre: questa è la tabella di marcia, nonostante alcuni stop. L'ultimo meritato, anche perché noi effettuiamo sopralluoghi tutti i giorni e vediamo gli operai che lavorano a quaranta gradi sotto il sole. È un lavoro veramente pesante e sinceramente meritano il dovuto riposo».

Dopodiché si procederà con la totale pedonalizzazione del centro così come concepito nel progetto iniziale o troverete un compromesso con i commercianti che già hanno mal digerito il restyling della piazza?
«Noi speriamo anzitutto in un ulteriore contributo da parte della Regione per la realizzazione del corso della Repubblica, dopo il completamento di piazza Diamare. Sulla pedonalizzazione del centro siamo convinti, così come lo sono anche molti commercianti con cui mi sono interfacciato. Pedonalizzare il centro significa anche valorizzare le attività commerciali che ci sono».

Tra le novità in arrivo approvate nell'ultimo Consiglio comunale, c'è la riqualificazione del bosco Vandra. Cosa ci aspetta?
«Finalmente siamo arrivati alla riqualificazione di un'area verde importante, abbandonata da anni che purtroppo nelle condizioni in cui versava era a forte rischio incendio, a causa degli alberi ormai secchi. Inoltre si vuole salvaguardare la vegetazione autoctona. La pineta, risalente a circa quarant'anni fa, era infatti destinata al taglio e alla vendita, ma la società che lo gestiva è fallita. Quindi c'è la necessità di mettere in sicurezza l'area e allo stesso tempo riqualificarla e renderla finalmente fruibile ai cittadini attraverso un percorso ciclopedonale lungo tutto il perimetro, anche all'interno, con la realizzazione di spazi per il picnic».

A che punto siamo, invece, con il dissesto?
«L'Organo straordinario di liquidazione continua a effettuare le transazioni con i creditori e spero che tra ottobre e novembre riusciremo a fare un punto su una situazione che ormai comincia a stabilizzarsi in maniera quasi definitiva e fare così la verifica circa la possibilità di arrivare a una definizione complessiva».

Veniamo ora alle elezioni. I prossimi mesi ridisegneranno gli equilibri della politica locale, tra politiche, regionali e provinciali. Quale ruolo dovrà ritagliarsi Cassino in questo scenario quanto mai articolato?
«Purtroppo con i collegi elettorali così ridisegnati per via del taglio dei parlamentari, Cassino non ha grandi possibilità di eleggere qualche parlamentare, anche se in passato è avvenuto lo stesso. L'ultimo cassinate eletto in Parlamento risale ad oltre dieci anni fa. Ora, però, la situazione si è ulteriormente aggravata da questo punto di vista. Noi probabilmente saremo la ruota di scorta dell'area del sud pontino».